Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Stabilità finanziaria

BANKITALIA: RAPPORTO SULLA STABILITÀ FINANZIARIA. SOLIDITÀ DEL SETTORE ASSICURATIVO

“Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 – 2015”


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it


Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE e al REPORT


Banca d’Italia ha pubblicato il rapporto sulla stabilità finanziaria. Un capitolo del rapporto è dedicato al mercato assicurativo italiano.

Quanto all’andamento dei corsi azionari nel periodo, il rapporto evidenzia che i titoli assicurativi sono stati in gran parte in rialzo. A loro volta è cresciuto o è rimasto stabile il P/E(1), evidenziando aspettative generalmente positive da parte degli analisti.

Per quanto riguarda gli investimenti e la liquidità, la composizione degli attivi non ha registrato cambiamenti significativi e il calo dei tassi di interesse ha generato plusvalenze in gran parte inespresse. Molte imprese hanno avviato una strategia di diversificazione rispetto agli investimenti in titoli di Stato italiani.
Il rischio di liquidità, che riguarda sostanzialmente il settore vita, è rimasto sotto controllo. Nel 2014, infatti, il calo delle richieste di riscatto per i prodotti vita tradizionali e il buon andamento della raccolta (salita di circa il 30%) hanno fatto scendere il rapporto tra oneri assicurativi e premi dal 73,9% del 2013 al 63,0%.
Alcune imprese, in seguito alle recenti novità regolamentari, hanno cominciato a investire in obbligazioni di società non quotate (minibond) e in fondi chiusi: queste tipologie di investimento rimangono tuttavia minoritarie e, al momento, non risultano imprese che abbiano concesso finanziamenti diretti.

La redditività delle compagnie di assicurazione è rimasta elevata. Nel secondo semestre del 2014 il ROE è stato del 9,2% nel ramo vita e del 9,3% nei rami danni. Nel comparto vita la redditività continua a trarre beneficio dall’andamento positivo della raccolta; nel settore danni, pur risentendo dell’ulteriore calo della raccolta (-3% rispetto al 2013), vi sono stati effetti positivi derivanti dalla minore incidenza dei sinistri.

Secondo il rapporto, i rischi derivanti dai bassi tassi di interesse sono contenuti: lo stress test condotto nel 2014 dall’EIOPA ha infatti evidenziato che l’esposizione a uno scenario prolungato di bassi tassi di interesse è gestibile.
Nei prossimi mesi, conclude Banca d’Italia, rischi potenziali potrebbero derivare dalla mancata ripresa economica e dalla conseguente riduzione di domanda di prodotti assicurativi o dal riacutizzarsi delle tensioni sui mercati finanziari.

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(1) P/E - Price Earnings: rapporto tra prezzo dell’azione e utile.