ASSICURARE I RISCHI EMERGENTI IN AMBITO SANITARIO. NEWSLETTER DELLA GENEVA ASSOCIATION
“Emerging health risks and insurance” Newsletter Health and Aging - n. 32, April 2015
THE GENEVA ASSOCIATION
https://www.genevaassociation.org/
GENEVA ASSOCIATION - Link alla NEWSLETTER
La Geneva Association ha dedicato il n. 32/2015 della propria Health&Aging Newsletter ai rischi emergenti in ambito sanitario e ai loro riflessi sul settore assicurativo.
Gli emerging risks in questione comprendono quello “comportamentale”, “pandemico”, i rischi derivanti dai “big data” e dalla salute ambientale. I temi vengono approfonditi attraverso alcuni contributi, presentati alla 12ma edizione della Health and Ageing Conference (Madrid).
Il ruolo dell’industria assicurativa - viene evidenziato nella Newsletter - può essere molto rilevante per facilitare l’adattamento della società ai rischi emergenti.
Il rischio comportamentale (behavioural risk) è rappresentato dal diffondersi, su vasta scala, di abitudini dannose per la salute. Ne sono esempio: tabagismo e alcolismo, alimentazione scorretta, scarso esercizio fisico. Fattori, questi, che possono generare serie patologie e gravi conseguenze (non solo a carico del paziente, ma anche – sul piano economico - per il sistema sanitario). L’industria assicurativa può agire per il tramite di strumenti “deterrenti” (ad esempio, il risk-based pricing) e attraverso la sensibilizzazione degli assicurati nei confronti di programmi di wellness.
Big Data contribuisce all’innovazione in campo sanitario (ne sono esempio la realizzazione di app specifiche, l’archiviazione elettronica dei dati sanitari, la mappatura del genoma) e tutto ciò potrebbe favorire, in ambito assicurativo, una maggior personalizzazione delle polizze e il superamento delle tecniche di risk pooling. Per contro, potrebbero aumentare in misura consistente i rischi di selezione avversa a svantaggio delle imprese assicuratrici, per le quali potrebbe risultare difficile l’accesso ai dati necessari per un approfondito risk profile (a causa, ad esempio, della legislazione a tutela dei dati personali).
Il rischio pandemico (pandemic risk) rappresenta una fonte di potenziale, grave danno per l’industria assicurativa in quanto è in grado di incidere sull’andamento di numerosi rami (sia nel settore vita sia in quello danni), ma anche di causare serie conseguenze in ambito finanziario e sul fronte degli investimenti. “Gestione del rischio” significa, per gli assicuratori, intervenire attraverso opportune tecniche di risk-modeling e risk-financing, sostenendo - nel contempo - il ruolo dei sistemi sanitari.
Il rischio legato alla salute ambientale (environmental health risk) è strettamente connesso alla qualità dell’aria e dell’acqua, all’inquinamento in tutte le sue forme e al mutamento climatico.
Le opportunità per gli assicuratori si pongono nell’ambito del product design e del pricing: si tratterebbe, ad esempio, di coperture specifiche per chi vive in agglomerati urbani a elevato tasso di inquinamento (in relazione all’insorgere di patologie quali asma o tumori), oppure di diarie previste nel caso in cui le frequenti assenze dal lavoro siano causate da malattie e problemi connessi all’assunzione di acque poco potabili e scarsamente controllate (caratteristica comune a molti paesi e vaste aree geografiche).
Il numero in esame della newsletter contiene i seguenti contributi:
- “Emerging risks and insurance” (Christophe COURBAGE);
- “Health Apps – Hype or opportunity in the risk management of life and health insurance?” (Achim REGENAUER);
- “Social epidemiology” (Séverine RION LOGEAN);
- “A matter of style” (Florian BOECKER);
- “How can life nd health insurers help clients facing environmental risks?” Steve HALES, Elisa PESTRIN);
- “Risk management of emerging pandemics” (Gordon WOO);
- “Underwriting: enhanced annuities” (Philip WILSON);
- “Crowding out of Long-Term Health Insurance by the institutional setting of the U.S. Health Insurance System” (Ines LÄUFER).