POCHE POLIZZE, MOLTO MATTONE: LE CURIOSE SCELTE PREVIDENZIALI DEI LAVORATORI AUTONOMI IN OLANDA
“Where are the retirement savings of self-employed? An analysis of ‘unconventional’ retirement” Working Paper n. 454, January 2015
Mauro MASTROGIACOMO, Rob ALESSIE
DNB – DE NEDERLANDSCHE BANK
http://www.dnb.nl
Risulta da molte indagini che sia i lavoratori dipendenti sia quelli autonomi versano, in tutto o in parte, i propri risparmi per la pensione in strumenti non convenzionali, che non rientrano nel secondo (collettivo) o nel terzo (individuale) pilastro previdenziale. Si tratta di risparmi che si indirizzano verso investimenti immobiliari o attività finanziarie; in alcuni casi, si registra addirittura la rinuncia ad effettuare accantonamenti in ottica previdenziale.
Il Paper pubblicato dalla Banca d’Olanda (DNB) analizza le motivazioni e i principali impieghi del risparmio previdenziale da parte dei lavoratori autonomi (self-employed) nei Paesi Bassi.
Allo scopo, è utilizzato il database della DNB household survey, promosso dalla Banca, che comprende un campione di oltre 1.000 famiglie olandesi.
Dall’analisi emerge un possibile market failure: se, da un lato, molti lavoratori autonomi dichiarano - in percentuale maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti -, che è molto importante risparmiare a fini previdenziali, dall’altro il livello di risparmio previdenziale di questi soggetti è inferiore a quello ottimale.
Inoltre, il risparmio previdenziale dei self employed si rivolge prevalentemente verso strumenti non tipici, il che può significare una scelta non efficiente di allocazione di risparmio. Al contrario, il ricorso a strumenti “convenzionali”, come le polizze di rendita vitalizia, è correlato positivamente con il livello di ricchezza ma non con la condizione di lavoratore autonomo.
I benefici fiscali sui prodotti previdenziali “convenzionali”, infine, non sembrano sufficienti a indirizzare correttamente le scelte di risparmio dei lavoratori autonomi e dei lavoratori dipendenti a basso reddito.