Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Frode assicurativa

FRODE ASSICURATIVA: UNO STUDIO ABI ANALIZZA I MOTIVI DEI COMPORTAMENTI FRAUDOLENTI

“Insurance Fraudsters” (A study for the ABI)

Martin GILL, Amy RANDALL


ABI – ASSOCIATION OF BRITISH INSURERS
https://www.abi.org.uk/

PRCI - Perpetuity Research & Consultancy International Ltd.
www.perpetuityresearch.com


Link allo STUDIO

THE ACTUARY Link alla PRESS RELEASE: Study seeks to understand insurance fraudsters motivations (19.-Mar.-2015)


L’Associazione degli assicuratori britannici (ABI) ha commissionato a Perpetuity Research(1) un’analisi delle motivazioni alla base del fenomeno della frode assicurativa.

I risultati delle interviste svolte fra i “fraudsters” hanno posto in evidenza che i tentativi di frode sono - di norma - frutto di impulso, di decisioni prese sul momento, di scarsa pianificazione.
Si tende a “tentare il colpo” quando si intravede l’opportunità di sottoporre all’impresa assicuratrice richieste superiori a quanto legittimo, oppure a seguito di suggerimento altrui ma anche, banalmente, quando si ritiene che possa essere semplice perpetrare una frode senza conseguenze.
E’ possibile, pertanto, che questi “opportunisti” commettano errori o trascuratezze, tali da permetterne l’individuazione da parte delle imprese di assicurazione (è necessario, presso le compagnie, uno staff adeguatamente preparato).

Il report sottolinea che sono possibili anche casi di frode conseguenti a infondati timori dell’assicurato: ne è esempio il timore di incorrere in difficoltà e problemi riportando all’impresa assicuratrice il corretto svolgersi dei fatti che hanno causato il sinistro.   Inoltre, non è da trascurare il ruolo delle frodi volontarie e organizzate (nel report si riporta l’esempio di “broker fantasma”, che vendono prodotti assicurativi low-cost senza validità alcuna, avvalendosi anche di siti Internet che risultano essere veri e propri “specchietti per le allodole”).

Secondo gli autori del report, pertanto, è opportuno:

  • rafforzare, presso l’opinione pubblica, la consapevolezza che la frode assicurativa costituisce un reato dalle serie conseguenze e che le frodi vengono individuate più spesso di quanto non si pensi;
  • sottolineare che l’offerta di prodotti assicurativi “fin troppo convenienti” può nascondere frodi e conseguenze inaspettate per i sottoscrittori;
  • operare per la realizzazione di banche dati con cui schedare chi ha perpetrato frodi, anche al fine di ottenere pene che prevedano la reclusione per chi commette tale reato;
  • evidenziare, anche sul piano sociale, le conseguenze a carico del colpevole di frode assicurativa: si tratta di impatti sul piano familiare, ma anche in termini di accesso all’occupazione e ai servizi finanziari (in primis mutui e prestiti).

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(1) Si tratta di una research company, la cui esperienza di analisi include approcci quantitativi e qualitativi. La realizzazione dello studio si è svolta anche grazie al sostegno di IFED (Insurance Fraud Enforcement Department) e di City of London Police.