Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Investimenti di lungo termine

FAR RIPARTIRE GLI INVESTIMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE IN EUROPA: GREEN PAPER CEPR-ASSONIME (RELTIF)

“Restarting European Long-Term investment finance” A Green Paper Discussion Document

Alberto GIOVANNINI, Colin MAYER, Stefano MICOSSI, Carmine DI NOIA, Marco ONADO, Marco PAGANO, Andrea POLO


RELTIF – RESTARTING EUROPEAN LONG-TERM INVESTMENT FINANCE
http://reltif.cepr.org

CEPR - CENTRE FOR ECONOMIC POLICY RESEARCH
http://www.cepr.org

ASSONIME
http://www.assonime.it


Link al GREEN PAPER


Il Centre for Economy Policy Research (CEPR) e Assonime hanno pubblicato un Libro Verde sul finanziamento a lungo termine in Europa.

Bassa crescita, scarsi investimenti infrastrutturali, debolezza del credito bancario, sono tutti fattori di grande preoccupazione per il sistema economico europeo.

In realtà, gli elementi che causano la situazione attuale non sono ancora chiari e molte delle politiche finora avviate per rilanciare investimenti e credito rischiano di essere impostate secondo valutazioni impressionistiche, più che in base a una diagnosi corretta della malattia che affligge il vecchio Continente.

Ad esempio, si sostiene nel Libro Verde, non è necessariamente vero che sia il sistema finanziario l’origine dei ridotti flussi di finanziamento: potrebbe essere vero il contrario, ovvero che sia la domanda di capitale a essere esangue.

Si assiste infatti a una diminuzione consistente della richiesta di credito tradizionale delle imprese e, nello stesso tempo, al crescere del ruolo dei mercati finanziari (borse, strumenti creditizi alternativi) nel finanziamento dell’economia.

Si può anzi dire che, per le imprese che vi possono accedere, non c’è una prova di shortage del credito e che questo problema riguarda principalmente le piccole e medie imprese (PMI).

C’è inoltre da aggiungere, continua lo studio, che il livello di integrazione finanziaria europea rimane molto limitato e ciò comporta il permanere di differenze nei modelli di finanziamento nei diversi paesi.

Per ovviare ai problemi di finanziamento,  una delle strade -  già adottata in alcuni contesti -  è quella di migliorare la quantità e la qualità delle informazioni disponibili sulle PMI: in alcune realtà è lo Stato che si occupa di fornire queste informazioni, incentivando forme alternative e innovative di finanziamento come il crowdfunding e i prestiti peer to peer.

In questo scenario,  il problema del finanziamento è stato reso ancor più grave dalle novità regolamentari che hanno imposto una ponderazione dei rischi creditizi che ha svantaggiato così le PMI.

Fatte queste considerazioni, tuttavia, non è possibile affermare con certezza se l’attuale scarsità di finanziamenti a lungo termine sia causata prevalentemente da fattori di domanda o di offerta.

Un altro problema all’origine della scarsità di finanziamenti è il disallineamento tra le politiche di investimento di investitori istituzionali (quali fondi pensione e imprese di assicurazione) e le politiche di remunerazione degli asset managers: i secondi, infatti, sono portati a massimizzare i risultati nel breve termine (sulla base dei quali avviene la loro remunerazione), mentre le politiche di assicurazioni e fondi pensione si devono orientare al lungo termine. E questo disallineamento è involontariamente promosso dalla stessa riforma regolamentare di Solvency II, che può disincentivare l’assunzione di rischi e l’investimento in equity.

Sono queste le problematiche - conclude il Libro Verde -  che dovranno essere approfondite in prossimi studi, per identificare le ragioni più profonde di quello che potrebbe apparire come un fallimento del mercato.