Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Assicurazione vita, Analisi dei mercati

STATI UNITI: NEL 2013 LE RENDITE FRENANO LA RACCOLTA VITA. “FACT BOOK” ACLI

Life Insurers Fact Book 2014


ACLI - American Council of Life Insurers
https://www.acli.com


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L’American Council of Life Insurers (ACLI)(1) ha pubblicato il Fact Book 2014, contenente i dati sull’andamento del settore nel 2013.

La raccolta premi dell’esercizio ha raggiunto i 593 miliardi di dollari (474 miliardi di euro), evidenziando una flessione del 9,5% rispetto al 2012.
La composizione del portafoglio ha confermato la prevalenza delle polizze di rendita, che hanno contribuito a poco meno della metà della raccolta. Sono proprio questi prodotti che hanno più inciso sulla flessione: hanno infatti subito una contrazione del 17,4%, maggiormente concentrata nelle polizze collettive (che hanno ceduto il 32% rispetto al 2012).

Coperture vita tradizionali e polizze sanitarie - con quote rispettivamente del 22% e del 29,5% della raccolta - hanno invece registrato movimenti più contenuti. In calo del 3,6% le prime, in aumento dell’1,6% le altre.

Gli oneri per sinistri e prestazioni assicurative hanno raggiunto i 548 miliardi di dollari (433 miliardi di euro), in aumento del 2,6% nell’anno.
Anche in questo caso, la variazione complessiva è stata fortemente condizionata dalle polizze di rendita, che con circa 305 miliardi di dollari (244 miliardi di euro) hanno contribuito alle prestazioni totali per il 56% e hanno registrato un incremento nell’anno del 3,7%.

La gestione finanziaria ha registrato proventi per circa 238 miliardi di dollari (190 miliardi di euro), in aumento del 4,3%. Il 59% di tali proventi è scaturito da titoli a reddito fisso.
Tenuto conto di oltre 11 miliardi di dollari (8,8 miliardi di euro) di spese e imposte, la gestione finanziaria ha registrato un saldo positivo di 226,5 miliardi di dollari (181 miliardi di euro), il 4,5% in più rispetto al 2012.

Il totale degli attivi a fine periodo è stato di poco inferiore ai 6.200 miliardi di dollari (4.960 miliardi di euro), confermando l’assicurazione vita come uno dei principali investitori istituzionali del Paese.
Circa la metà degli asset era rappresentata da titoli a reddito fisso, il 32% da titoli azionari.

Il settore ha chiuso l’esercizio con un utile al netto delle imposte di 63 miliardi di dollari (50,4 miliardi di euro), corrispondente a un incremento del 17% rispetto al 2012.

La contabilità statunitense prevede la riconducibilità del risultato d’esercizio alle singole linee di business. In questa prospettiva, le polizze di rendita hanno contribuito all’utile per 33 miliardi di dollari (26,4 miliardi di euro) e le polizze vita tradizionali per 8 miliardi (6,4 miliardi di euro). Rispetto al 2012, il contributo delle rendite è aumentato del 18% mentre quello delle coperture tradizionali è diminuito del 19%.

California e New York sono risultati gli Stati più importanti sia per raccolta premi sia in termini di prestazioni assicurative erogate.

A fine 2013, il settore vita statunitense contava 850 compagnie attive, fra cui 648 società di capitali, 113 compagnie mutue e 82 fraternal (ossia società di mutuo soccorso).
Rispetto al 2012 il numero degli operatori è diminuito di 18 unità.

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 (1)  ACLI è un’Associazione che rappresenta circa 300 compagnie vita statunitensi (detentrici di circa il 90% della raccolta e degli asset del settore).