LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 2013 NELL’INDAGINE BANKITALIA
“La ricchezza delle famiglie italiane” Supplementi al Bollettino Statistico, Indicatori monetari e finanziari, n. 69, dicembre 2014
BANCA D’ITALIA
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Banca d’Italia ha pubblicato – come supplemento al Bollettino Statistico – l’indagine sulla ricchezza delle famiglie italiane nel 2013 (1).
Alla fine del 2013 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 8.728 miliardi di euro, corrispondenti in media a 144.000 euro pro capite e a 356.000 euro per famiglia. Le attività reali rappresentavano il 60% del totale delle attività, quelle finanziarie il restante 40%. Le passività, inferiori a 900 miliardi di euro, erano di poco superiori al 9% delle attività complessive.
Nel 2013, il valore della ricchezza netta complessiva è diminuito, rispetto all’anno precedente, dell’1,4% a prezzi correnti; la flessione del valore delle attività reali (-3,5%), dovuta al calo dei prezzi medi delle abitazioni (-5,1%), è stata solo in parte compensata da un aumento delle attività finanziarie (2,1%) e da una riduzione delle passività (-1,1%). In termini reali la ricchezza netta si è ridotta dell’1,7% rispetto al 2012. Dalla fine del 2007 la flessione a prezzi costanti è stata complessivamente pari all’8%.
A fine 2013 le attività reali detenute dalle famiglie italiane ammontavano a 5.767 miliardi di euro. Le abitazioni rappresentavano l’85% del totale delle attività reali, i fabbricati non residenziali il 6%. I terreni incidevano per il 4%; impianti, macchinari, attrezzature, scorte e avviamento per il 3%, mentre gli oggetti di valore sfioravano il 2%.
Le attività finanziarie ammontavano a 3.848 miliardi di euro, in crescita rispetto a fine 2012 (2,1% a prezzi correnti).
Il 43% era detenuto in azioni e partecipazioni in società di capitali, obbligazioni private, quote di fondi comuni di investimento, partecipazioni in altre società, titoli esteri e prestiti alle cooperative.
I depositi bancari, il risparmio postale e il contante rappresentavano poco più del 30% del complesso delle attività finanziarie; la quota investita direttamente dalle famiglie in titoli pubblici italiani era inferiore al 5%. Le riserve tecniche di assicurazione, che rappresentano le somme accantonate dalle assicurazioni e dai fondi pensione per future prestazioni in favore delle famiglie (incluse le forme volontarie di risparmio assicurativo), sfioravano il 19% del totale delle attività finanziarie.
Nonostante il calo degli ultimi anni, le famiglie italiane mostrano nel confronto internazionale un'elevata ricchezza netta, pari nel 2012 a 8 volte il reddito lordo disponibile; tale rapporto è comparabile con quelli di Francia, Giappone e Regno Unito e superiore a quelli di Stati Uniti, Germania e Canada. Il rapporto fra attività reali e reddito disponibile lordo (pari a 5,4) è inferiore soltanto a quello delle famiglie francesi; relativamente basso risulta il livello di indebitamento (81% del reddito disponibile), nonostante i significativi incrementi dell’ultimo decennio.
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(1) Per l’indagine relativa al 2012, si veda “La ricchezza delle famiglie italiane 2012” in Panorama Assicurativo n. 123, gennaio 2014 (sezione “STATISTICHE”).
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=35416&est=1