Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Sanità

GLI ITALIANI, LA SALUTE, IL SISTEMA SANITARIO: MONITOR BIOMEDICO 2014

“Informati ed insoddisfatti: verso una sanità minimale? Monitor Biomedico 2014”


CENSIS
www.censis.it


COMUNICATO STAMPA: Sanit: italiani sempre pi informati, ma rassegnati al fai da te .


I risultati del Monitor Biomedico 2014, indagine condotta periodicamente dal CENSIS e dal Forum per la Ricerca Biomedica, consentono di fare il punto su alcune questioni chiave dell’attuale situazione della sanità in Italia, cogliendo le opinioni e gli atteggiamenti degli italiani nei confronti della salute e della prevenzione, dell’informazione sanitaria e del rapporto medico-paziente.

L’indagine, realizzata su un campione nazionale di 1.000 individui adulti, rappresentativo per ripartizione geografica, ha analizzato anche l’evoluzione dei comportamenti sanitari nel contesto della crisi economica che il Paese sta attraversando.

Oltre il 90% della popolazione non giudica pessimo il proprio stato di salute.

Le maggiori paure sono legate alla malattia più temuta, i tumori (62,6%); in seconda istanza sono citate le malattie che provocano non autosufficienza (30,7%), immediatamente seguite da quelle cardio-vascolari (28,3%) e da quelle neurologiche (26,3%).

Appare confermato l’interesse degli italiani per la prevenzione basata sugli stili di vita.

Con il maggiore livello di istruzione della popolazione aumenta anche la frequenza con cui si pratica attività fisica e, più in generale, l’interesse per i comportamenti preventivi.

Nell’ultimo anno, a causa della crisi economica, il 53,4% dei cittadini si è rassegnato a sostenere tempi di attesa più lunghi per effettuare analisi, visite, cure in strutture pubbliche; il 48% circa ha invece deciso di rivolgersi direttamente al privato a causa delle liste d’attesa nel pubblico, il 35,2% per ricevere prestazioni di migliore qualità.
Il 42,2%, per far fronte alla crisi, ha scelto di usare più intensamente farmaci generici rispetto a quelli con marchio.

Il 65,3% ha speso di tasca propria per ottenere alcuni servizi sanitari, in particolare per pagare il ticket sui farmaci (65,8%), sulle visite specialistiche (45,5%), per pagare interamente prestazioni odontoiatriche private (45,5%) e per pagare farmaci senza ricetta, visite specialistiche private e prestazioni diagnostiche private.

Appare diffusa la percezione che si vada riducendo la qualità dell’assistenza sanitaria nella propria regione, con punte di grave malcontento nelle aree meridionali, a fronte di un giudizio che appare sostanzialmente positivo tra gli abitanti del Nord-Est.

L’aspetto che più pesa negativamente nel rapporto con le strutture sanitarie è la lunghezza delle liste d’attesa (64,1%).

Il report è pubblicato sul sito del CENSIS.  Viene richiesta una registrazione.