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🇮🇹 Risparmio

XIV EDIZIONE DEL SONDAGGIO ACRI-IPSOS SUL RISPARMIO DEGLI ITALIANI

“90a giornata mondiale del risparmio"


ACRI–ASSOCIAZIONE DI FONDAZIONI E CASSE DI RISPARMIO
http://www.acri.it

IPSOS
http://www.ipsos.it


Link al SONDAGGIO


ACRI – l’Associazione delle Casse di Risparmio – ha pubblicato la 14a edizione del sondaggio sul risparmio degli italiani, realizzato in collaborazione con IPSOS. L’indagine si basa su circa 1.000 interviste a un campione rappresentativo della popolazione.

I temi affrontati nel rapporto riguardano l’impatto della crisi sulla situazione economico-finanziaria delle famiglie, le opinioni sull’Europa e sull’euro, sui consumi, il risparmio, gli investimenti.

Anche se la crisi appare sempre molto grave e l’uscita è vista come lontana, emerge una stabilizzazione degli indici relativi alla fiducia e si contrae il numero delle famiglie direttamente colpite dalla crisi (dal 30% nel 2013 al 27% nel 2014).

Preoccupate restano invece, le attese circa le sorti del Paese: solo 1 italiano su 4 è fiducioso sul futuro dell’Italia (28%), mentre il 43% è sfiduciato.

Gli italiani si dichiarano delusi dall’Unione europea ma non ne mettono in dubbio l’utilità, soprattutto per il futuro. Coloro che hanno fiducia nell’Europa rimangono maggioritari (51%), mentre la delusione è forte rispetto all’euro: il 74% ne è insoddisfatto. Non appena lo sguardo volge al futuro, però, risulta alta la fiducia che l’Unione europea nei prossimi anni saprà andare nella giusta direzione: il 65% degli italiani ci crede.

Riguardo ai consumi, gli italiani sono sempre più attenti. Gli anni di crisi hanno ridotto le riserve di denaro degli italiani: oggi 1 famiglia su 4 (il 25%, in crescita rispetto al 2013) afferma che non riuscirebbe a far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro con risorse proprie. Se la spesa imprevista fosse maggiore a 10.000 euro (ossia furto d’auto, una complessa operazione dentistica, la sistemazione di un tetto o una cartella esattoriale non attesa), potrebbe farvi fronte con le sole proprie forze poco più di una famiglia su tre (il 37%, in crescita del 6% rispetto al 2013).

La riduzione dello stock di risparmio negli ultimi anni è stata rilevante e ora le famiglie stanno attivamente cercando di porvi rimedio. E’ lievemente scesa la percentuale di italiani che, nel corso degli ultimi 3-4 anni, ha visto diminuire le proprie risorse, passando dal 63% del 2013 al 61% attuale, mentre il 9% dichiara di avere incrementato lo stock di risparmio cumulato nello stesso periodo (era il 7% nel 2013).

In merito agli investimenti, rimane elevata la preferenza degli italiani per la liquidità. Rispetto all’investimento ideale, si registra un nuovo e ampio calo dell’interesse per il “mattone”, che segna il suo minimo storico da quando la rilevazione ACRI-IPSOS è partita (nel 2001).
Crescono, raggiungendo il nuovo massimo storico del 36%, coloro che reputano questo il momento di investire negli strumenti più sicuri (risparmio postale, obbligazioni e titoli di Stato). Il numero complessivo degli amanti dei prodotti più a rischio cresce anch’esso, attestandosi all’8%.