Panorama Assicurativo Ania

🇦🇺 Previdenza complementare

“SUPERANNUATION 2.O”, OVVERO COME RIFORMARE LA PREVIDENZA INTEGRATIVA IN AUSTRALIA (EDHEC)

“Superannuation v2.0. Towards the next generation of pension funds in Australia”

Frédéric BLANC-BRUDE, Frédéric DUCOULOMBIER


EDHEC – RISK INSTITUTE
http://www.edhec-risk.com


Link allo STUDIO


 

Il sistema pensionistico australiano è generalmente considerato molto avanzato, anche se caratterizzato da un grado di sviluppo ancora non completo.

Con l’istituzione della Superannuation, nel 1992, è stato compiuto un passo decisivo verso un sistema previdenziale moderno e la creazione di un’industria nazionale dell’asset management. Quello australiano è il sistema previdenziale più avanzato in termini di accumulazione di risparmio, nonché di prodotti offerti e regolamentazione innovativa. Nel contempo, essendo un sistema relativamente giovane, si prevede che esso consenta un significativo accumulo di fondi nei prossimi venti anni, dagli odierni 1.700 miliardi a 6.000 miliardi di dollari australiani nel 2030.

Le prospettive di crescita del sistema previdenziale in Australia hanno contribuito a porre al centro del dibattito una serie di temi quali le informazioni disponibili per gli aderenti, la qualità della governance dei fondi, i costi e la concorrenza del sistema, la definizione di soluzioni di investimento che tengano conto dell’intero ciclo di vita degli aderenti per garantire un reddito reale adeguato dopo il pensionamento.

Nel paper, gli autori delineano le possibili direttrici di sviluppo del sistema verso soluzioni di investimento che siano focalizzate sulle prestazioni pensionistiche (“Superannuation 2.0”).

Vengono analizzate alcune riforme possibili nella struttura attuale dei prodotti di previdenza complementare.  Con particolare riferimento a questi strumenti viene  valutato l’impatto di tecniche di gestione legate all’ipotesi del ciclo di vita degli investimenti, nonché le riforme in tema di trasparenza e governance, di promozione della concorrenza, di sviluppo di nuovi prodotti, di risk management e di efficienza dell’asset allocation.

Si tratta, conclude lo studio, di individuare le caratteristiche di nuovi prodotti previdenziali che siano in grado di rispondere meglio alle esigenze di una società in rapido cambiamento sul piano demografico.