STATI UNITI: LA “GENERAZIONE X” RISCHIA DI NON AVERE RISORSE SUFFICIENTI PER IL PENSIONAMENTO
“Retirement plans and prospects for retirement income adequacy” Working Paper 2014-06
Jack VANDERHEI
THE PENSIONS RESEARCH COUNCIL
http://www.pensionresearchcouncil.org
Il paper del Pension Research Council della Wharton School intende fornire una risposta alla questione se gli americani risparmino a sufficienza per mantenere il loro standard di vita una volta in pensione. In particolare, vengono studiate la generazione dei baby-boomers (nati dalla fine della seconda guerra mondiale al 1964) e la cosiddetta “generazione X” (nati dal 1965 al 1980).
I piani previdenziali integrativi a livello aziendale, si sostiene nel paper, hanno giocato un ruolo fondamentale: non è chiaro, tuttavia, se l’accantonamento di risparmio previdenziale attraverso questi piani è stato adeguato e sufficiente per tutte le generazioni.
A livello complessivo, sulla scorta dei database disponibili, la percentuale di famiglie che ottiene una pensione adeguata è funzione del reddito da mantenere dopo la fine dell’attività lavorativa. Se il reddito post-pensionamento è pari al 100% del reddito precedente, la quota di famiglie che rischia di non avere risorse sufficienti è pari al 41-43%; se, invece, la soglia reddituale è pari all’80% del reddito precedente il pensionamento, la percentuale di famiglie che soffre di una scopertura pensionistica scende al 16-19%.
Inoltre, mentre per la generazione dei baby-boomers la partecipazione alla previdenza integrativa aziendale è stata abbastanza diffusa e capillare, questo non si può dire per la “generazione X”. Di conseguenza, la quota di famiglie di questa generazione che rischia di avere risorse insufficienti è maggiore.
Molti dei fattori che sono alla base dell’inadeguatezza del reddito al pensionamento, conclude lo studio, potrebbero essere ridotti adottando tecniche adeguate di risk-management anche a livello familiare: ad esempio, favorendo la diffusione di coperture assicurative long term care.