INDIA: PREMI IN AUMENTO E SINISTRI IN CALO PER I RAMI DANNI NEL 2013
Indian Non-life Insurance Industry Yearbook 2012-13
GENERAL INSURANCE COUNCIL
http://gicouncil.in/
Il rapporto sulle tendenze del settore assicurativo danni in India – realizzato da General Insurance Council, l’Associazione delle imprese del settore - evidenzia una decisa e costante crescita dell’attività a seguito della liberalizzazione del mercato.
Nell’anno fiscale 2012-2013 (dal 1° aprile al 31 marzo) – a cui il rapporto si riferisce - la raccolta premi lorda ha raggiunto 743,3 miliardi di rupie (9,5 miliardi di euro), il 22,3% in più rispetto all’esercizio precedente(1).
I rami più importanti sono l’auto, le coperture sanitarie e quelle property. Per tutti i principali rami la raccolta risulta concentrata (oltre l’85%) nelle zone urbane. Lo Stato con la maggior concentrazione di premi è quello di Maharashtra (di cui è capitale Mumbai), con una quota pari al 23% della raccolta totale.
Nel corso dell’esercizio sono stati denunciati sinistri per 460 miliardi di rupie (5,9 miliardi di euro), il 7,5% in meno rispetto all’esercizio precedente.
Il settore è stato liberalizzato da pochi anni. L’accesso degli operatori privati, infatti, è stato consentito a partire dal 2001, al concludersi del monopolio esercitato dalle compagnie di Stato per oltre 90 anni.
Il rapporto illustra, per molti indicatori, la quota di pertinenza del settore privato e quella del settore pubblico, evidenziando come il mix si sia evoluto nell’ultimo decennio.
Dai dati presentati si evince che il settore privato ha progressivamente conquistato quote di mercato, per esempio, in termini di numero di polizze emesse o di numero di occupati.
La raccolta premi a fine esercizio 2012-2013 risultava divisa sostanzialmente a metà fra operatori privati e pubblici. Limitatamente ai rami principali, risultava un maggior peso del settore pubblico nel property (62%) e del settore privato nell’assicurazione auto (53%).
________________________________
(1) Nel report i valori monetari sono espressi in “crore” di rupie, corrispondenti a 10 milioni di rupie.