LE POLIZZE VITA CON PARTECIPAZIONE AGLI UTILI COME STRUMENTO DI RISK MANAGEMENT
“Participating insurance contracts as a risk management tool”
Rayna STOYANOVA
ARIA-AMERICAN RISK AND INSURANCE ASSOCIATION
http://www.aria.org
Scopo del paper è quello di investigare le combinazioni ottimali di meccanismi di risk management e strategie di pricing nel settore delle polizze vita con partecipazione agli utili, nonché i loro effetti sulla domanda di assicurazione e sulle prestazioni agli assicurati nel contesto regolamentare di Solvency II. E’ noto, infatti, che il nuovo regime europeo di vigilanza prudenziale consente, alle imprese di assicurazione che offrono prodotti vita con partecipazione agli utili, di accantonare utili non ancora distribuiti agli assicurati per costituire un cuscinetto patrimoniale aggiuntivo(1).
In generale, i tassi di partecipazione agli utili e i caricamenti sul prezzo delle polizze hanno impatti sulla solvibilità dell’impresa, sul livello delle prestazioni e sull’utilità per gli assicurati. Per isolare tali effetti, gli autori definiscono i consumatori che massimizzano l’utilità e le loro decisioni di acquisto rispetto al livello di partecipazione riconosciuto e a caricamenti di prezzo predefiniti.
Sotto la condizione che un’impresa di assicurazione, esposta a rischio di mortalità sistematico, mantenga un livello di solvibilità predefinito, si analizza la sensitività della domanda di assicurazione, la strategia di rischio ottimale per l’impresa e le conseguenti prestazioni per l’assicurato.
I risultati ottenuti sono importanti sia per l’impresa di assicurazione sia per i regolatori, in quanto consentono di comprendere meglio le interazioni fra le strategie aziendali e le decisioni dei consumatori con riguardo alle polizze con partecipazione agli utili in una prospettiva di Solvency II.
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(1) Ci si riferisce ai cosiddetti “surplus funds”, diffusi in paesi come Germania e Svezia, che la normativa Solvency II considera come elementi patrimoniali di elevata qualità.