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PATROCINIO DI UN LEGALE NEI SINISTRI AUTO: I “PRO” E I “CONTRA” IN UNO STUDIO IRC SUGLI STATI UNITI

“Study finds more auto injury claimants are hiring attorneys” (IRC) “Study tracks rise in attorney involvement in auto insurance claims” (INSURANCE JOURNAL)


IRC – INSURANCE RESEARCH COUNCIL
http://www.insurance-research.org/

INSURANCE JOURNAL
http://www.insurancejournal.com/


IRC Link alla PRESS RELEASE , 08-July-2014

INSURANCE JOURNAL Link alla PRESS RELEASE , 08-July-2014


Uno studio pubblicato a inizio luglio da Insurance Research Council (IRC)(1),  riferito agli Stati Uniti,  indica che la quota di coloro che chiedono il patrocinio di un legale a seguito di un sinistro auto (PIP – Personal Injury Protection(2)) è risultata pari al 36% nel 2012, rispetto al 31% nel 2007. La percentuale è più che raddoppiata nel periodo 1977-2012.
Per contro, il ricorso ai legali  nei sinistri con danno alla persona (BI-Bodily Injury(3)) ha subito solo un lieve rialzo nel 2012 (la quota ha così raggiunto il 50%).

Il report  ha evidenziato che alcuni aspetti peculiari risultano associati alla scelta di ricorrere all’assistenza di un legale. In particolare:

  • maggiore probabilità di essere sottoposto a terapia antidolorifica presso strutture specializzate e ad esami attraverso la diagnostica per immagini (risonanza magnetica),  rispetto a coloro che non si sono avvalsi del patrocinio di un avvocato;
  • maggiore probabilità di essere coinvolti in richieste di risarcimento infondate;
  • maggior rischio di vedersi corrispondere, a titolo di risarcimento, somme più esigue (al netto delle spese legali) e di attendere tempi più lunghi per la liquidazione del sinistro.

Le percentuali di ricorso agli avvocati sono molto variabili sul territorio: in Florida, ad esempio,  più della metà degli assicurati coinvolti in un sinistro ha scelto il patrocinio, contro il 12% nel Kansas.

Secondo IRC, in sintesi, il ruolo dei legali rappresenta uno dei fattori rilevanti per l’aumento del costo dei sinistri auto.

Lo studio in esame, dal titolo “Attorney Involvement in Auto Injury Claims” (disponibile a pagamento -  http://www.insurance-research.org/ ) è il frutto del monitoraggio svolto da IRC sull’evoluzione dei costi dei sinistri auto; tale monitoraggio ha coinvolto 12 imprese assicuratrici (che rappresentano il 52% del mercato statunitense delle coperture auto ad uso privato) e si è basato sull’analisi di 35.000 sinistri.

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(1) Fondato nel 1977, Insurance Research Council (IRC) è un'organizzazione indipendente e senza scopo di lucro attiva nell’ambito della ricerca e sostenuta da associazioni/imprese assicuratrici danni.

(2) Personal Injury Protection (PIP): si tratta di un'estensione della copertura assicurativa auto,  disponibile in alcuni stati americani, che copre le spese mediche e - in alcuni casi – i danni derivanti da perdita del reddito da lavoro (“lost wages”) e altri danni. La Personal Injury Protection (PIP) è a volte indicata come copertura "no-fault", perché la “PIP” è stata realizzata per essere corrisposta senza considerare la "colpa" (le  responsabilità nel sinistro) e anche perché il premio assicurativo non aumenta a causa di un eventuale “malus”.

(3) Bodily Injury (BI): in assicurazione auto, negli USA, si tratta di una copertura che risponde dei danni fisici causati a terzi da parte del responsabile di un sinistro stradale. Di norma, copre spese mediche e spese funerarie,  assistenza infermieristica di lungo termine, danni economici derivanti da mancato guadagno, il danno causato da dolore, stress emotivo, sofferenza.