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🇪🇺 Sicurezza Sociale, Rischio povertà

POPOLAZIONE A RISCHIO DI POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE IN EUROPA: DATI EUROSTAT

People at risk of poverty or social exclusion


EUROSTAT
http://epp.eurostat.ec.europa.eu


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EUROSTAT ha recentemente pubblicato un report dedicato al rischio di povertà ed esclusione sociale in Europa (EU-28/Euro Area).

Nel 2012, 124,2 milioni di persone, ovvero il 24,8% della popolazione dell'UE-28, era da considerarsi  a rischio di povertà (24,3% nel 2011).  

La situazione, tuttavia, si presenta molto diversificata. L’indice AROPE – utilizzato per quantificare la percentuale di popolazione che vive in situazioni di grave disagio economico – segnala, ad esempio,  che gli Stati membri con le più alte percentuali dell’indice, nel 2012, erano Bulgaria (49,3%), Romania (41,7%), Lettonia (36,2%), Grecia (34,6%), Lituania, Ungheria e Croazia (tutti intorno al 32%).  Per contro, gli Stati caratterizzati dalle percentuali più basse erano  Olanda (15%), Repubblica Ceca (15,4%) e Svezia (15,6%). Il dato italiano è risultato pari al 29,9%.
Su scala europea, nel confronto 2012/2011, l’indice AROPE è aumentato di 0,5 punti percentuali; è salito di 3,6 punti in Grecia e di 2,5 punti a Cipro, mentre è diminuito in misura superiore ai 3 punti solo in Lettonia (-3,9).

In molti paesi europei i bambini  - ma anche gli individui in età lavorativa - risultano essere a maggior rischio povertà rispetto, ad esempio, agli anziani. Nei singoli paesi, le percentuali sono molto variabili: si va dal 14,9% in Finlandia, 15,3% in Danimarca e 15,4% in Svezia, fino a più del 35% in Grecia, Lettonia, Ungheria, Romania e Bulgaria.
I principali fattori che influenzano la povertà infantile sono la situazione lavorativa dei genitori (legata al loro livello di istruzione), la composizione del nucleo familiare e l'efficacia degli interventi governativi (sostegno al reddito, erogazione di servizi sociali).

Quanto alla popolazione “over-65”, il dato complessivo dei soggetti a rischio nel 2012 è diminuito rispetto all’anno precedente (19,3%, contro 24,8% del 2011. Per i singoli paesi, i dati sono compresi tra il 6,1% del Lussemburgo  e il 59,1% della Bulgaria.

Da notare che la rilevazione evidenzia un significativo aumento della percentuale di soggetti che non sono in grado di far fronte a spese impreviste: dal 38,1% del 2011, infatti, si passa al 40,2% del 2012.