Panorama Assicurativo Ania

🇯🇵 Assicurazione vita, Insolvenza

LA CRISI DELL’ASSICURAZIONE VITA IN GIAPPONE NEGLI ANNI ’90 E 2000

“Défaillances dans le secteur de l’assurance vie au Japon dans les décennies 1990 et 2000” Alalyses et Syntheses, n. 30, Maggio 2014

Romain BERNARD, Laure LA MOTTE


ACPR BANQUE DE FRANCE
http://acpr.banque-france.fr


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L’attuale scenario di bassi tassi d’interesse in Europa rappresenta una delle principali criticità per l’industria dell’assicurazione vita.

Il documento di ACPR, l’Autorità di vigilanza prudenziale francese, ripercorre l’esperienza verificatasi in Giappone a partire dagli anni ’90, quando il settore vita ha subito una forte crisi, dovuta essenzialmente al fatto che erano stati garantiti rendimenti agli assicurati superiori a quelli ottenibili dagli investimenti nel mercato finanziario.

Tra il 1997 e il 2001, in Giappone, sono fallite 7 imprese di assicurazione vita, cui se ne è aggiunta un’altra nel 2008. Il costo totale per la collettività di questi casi di insolvenza è stato pari allo 0,7% del PIL.

I fallimenti hanno reso evidente la necessità di una riforma dell’Insurance Business Act, riforma che ha introdotto alcune novità di rilievo: applicazione di misure di vigilanza preventiva – in particolare di un indice di solvibilità basato sul rischio -, possibilità di rivedere al ribasso i tassi garantiti sui contratti in essere per le imprese in difficoltà finanziaria, creazione di un fondo di garanzia pubblico.

Le misure adottate dal Governo nipponico hanno permesso di contenere il numero delle insolvenze e di ristabilire condizioni di stabilità e di redditività nel settore. La debole esposizione dell’assicurazione vita al settore bancario ha permesso di evitare fenomeni di contagio.

Secondo l’Autorità francese, il rischio che si ripeta in Europa quanto avvenuto in Giappone negli ultimi due decenni è tutto sommato contenuto. L’entrata in vigore di Solvency II migliorerà le valutazioni dei rischi connessi a uno scenario di bassi tassi di interesse, mentre altri strumenti prudenziali (stress test, indagini sul livello dei tassi garantiti, controlli on-site) consentiranno un rafforzamento della vigilanza.