Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Risparmio

BANKITALIA: LE ATTIVITÀ FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE NEL 2013

Relazione Annuale presentata all’Assemblea Ordinaria, 30 maggio 2014


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it


RELAZIONE ANNUALE, pagina di presentazione e link correlati (REPORT + APPENDICE)


La presentazione della Relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia, avvenuta il 30 maggio scorso, ha costituito l’occasione per fare il punto sull’evoluzione del risparmio e della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.

Nel 2013 la ricchezza netta complessiva delle famiglie è diminuita rispetto al 2012 (da 8,0 a 7,9 volte il reddito disponibile) per effetto del calo del prezzo degli immobili. Il valore delle attività finanziarie, invece, è cresciuto del 2,1% a 3,6 volte il reddito disponibile, un rapporto superiore al livello 2007 e a quello degli altri paesi dell’area dell’euro; l’aumento ha riflesso l’incremento dei corsi dei titoli e quello del risparmio delle famiglie.

Nel 2013, gli acquisti netti di attività finanziarie hanno registrato un forte incremento. Sono aumentati gli investimenti in azioni e altre partecipazioni e in forme di risparmio gestito (prodotti assicurativi e fondi comuni), a fronte di ingenti vendite nette dei titoli pubblici e obbligazioni emesse da banche italiane. Le  riserve tecniche del ramo vita sono giunte a rappresentare l’11,7% del totale delle attività finanziarie delle famiglie (erano l’11,2% nel 2012). Includendo le riserve danni, i fondi pensione e il TFR, l’incidenza sale al 18,7% del totale.

Per le famiglie italiane, come per quelle delle principali economie avanzate, la composizione dei portafogli risente ancora degli effetti della crisi: in Italia, la percentuale di attività investite in strumenti liquidi (circolante e depositi), che più rispondono a motivi precauzionali, è stata pari al 30,9% nel 2013, una quota più elevata di quella del 2007 (27,3%). L’incremento della percentuale di ricchezza detenuta in attività più rischiose (dal 29,2% al 31,4% per l’Italia), al quale ha contribuito l’aumento del valore dei titoli, è comune ad altri paesi.

Nel 2013 i debiti delle famiglie nei confronti di banche e altre società finanziarie sono diminuiti dell’1,6%. L’incidenza dei debiti finanziari sul reddito disponibile si è ridotta al 65%, un livello contenuto nel confronto internazionale.

Un apposito paragrafo è dedicato al tema delle vulnerabilità delle famiglie indebitate.