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CANADA: GLI AUTOMOBILISTI GRADISCONO LE “SCATOLE NERE”. REPORT TOWERS WATSON

Usage-Based Insurance: Canadian consumer survey infographic


TOWERS WATSON
http://www.towerswatson.com


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Towers Watson ha pubblicato i risultati di un’indagine - svolta presso un campione di automobilisti canadesi - circa il gradimento dell’installazione di sistemi elettronici in auto per valutare le caratteristiche e gli stili di guida (le cosiddette “scatole nere”).

Oltre la metà degli intervistati (56%) ha dichiarato di essere molto interessata alla sottoscrizione di polizze associate a “scatole nere",  basate sul meccanismo del “pay as you drive” (che consiste nel pagare la copertura in misura proporzionale all’effettivo utilizzo dell’auto). Tale gradimento sale fino al 94% degli intervistati se tale formula dovesse determinare un beneficio in termini di premio.

Il favore per queste soluzioni tecnologiche in Canada sarebbe alimentato, secondo Towers Watson, dal fatto che in pochi anni l’offerta è cresciuta significativamente, garantendo una vasta gamma di prodotti e una ampia visibilità dei benefici per la clientela.

Il gradimento per le “scatole nere” non si limita agli aspetti assicurativi, ma riguarda anche altri servizi a forte contenuto tecnologico come il sistema di monitoraggio satellitare contro il furto d’auto, i meccanismi di allarme automatico, i servizi di soccorso in caso di emergenza e i sistemi di monitoraggio dell’efficienza del veicolo.

Da un punto di vista di marketing, le ampie possibilità di servizi offerte dalle “scatole nere“ permettono agli assicuratori soluzioni innovative di differenziazione e personalizzazione delle polizze auto, permettendo altresì di migliorare la fidelizzazione della clientela.

Un effetto diretto dell’uso delle “scatole nere” sarebbe riscontrabile anche negli stili di guida. Circa la metà degli intervistati ha ammesso che, in presenza di tali dispositivi, verrebbe mantenuta  una guida più prudente con riguardo al rispetto dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza.

Fra i fattori di criticità per un più ampio utilizzo di questi strumenti rimangono, da un lato,  la percezione di un sistema che può determinare maggiori costi assicurativi (47% degli intervistati) e, dall’altro, timori in tema di riservatezza (46% degli intervistati).