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“BUSINESS MODEL ANALYSIS” NELLA VIGILANZA ASSICURATIVA: IL CASO DEI COMPARATORI DEI PREZZI E DELLE RENDITE NEL REGNO UNITO

The role of business model analysis in the supervision of insurers Bank of England Quarterly Bulletin - 2014 Q1

John BRECKENRIDGE, James FARQUHARSON, Ruth HENDON


BANK OF ENGLAND
http://www.bankofengland.co.uk


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Ai fini di un'adeguata valutazione della natura "in divenire" dei diversi rischi in capo alle imprese assicuratrici, l'Autorità di vigilanza del Regno Unito (PRA) considera la "Business Model Analysis" (BMA) quale parte costituente del proprio approccio di vigilanza prospettico. Gli autori del paper illustrano l'utilizzo della BMA da parte dell'Autorità in due situazioni: in applicazione al caso dei comparatori di prezzo nell'assicurazione auto (ove, ad esempio, alcuni rischi rilevanti per le imprese sono rappresentati dai complessi algoritmi necessari alla determinazione del prezzo) e, in secondo luogo, in relazione ai prodotti "non-standardizzati" nei rami vita.

 

Come accade per tutte le imprese, anche i modelli di business delle compagnie assicuratrici e i rischi cui esse sono esposte evolvono nel tempo.

L’Autorità di vigilanza prudenziale del Regno Unito (PRA-Prudential Regulation Authority) utilizza l’analisi dei modelli di business (BMA-Business Model Analysis) come parte del suo approccio di vigilanza prospettico, al fine di assicurare che la mutevole natura dei rischi delle imprese venga adeguatamente considerata.

Nell’articolo, gli autori illustrano le modalità di utilizzo della Business Model Analysis da parte della PRA, riferendosi a due casi specifici:

  • la crescente diffusione dei comparatori dei prezzi nel mercato dell’assicurazione auto.

I comparatori rappresentavano, alla fine del 2012, circa il 33% del mercato (pur essendo apparsi solo dieci anni addietro). I consumatori che ricorrono ai comparatori sono molto sensibili al prezzo, come dimostra il fatto che solo il 7% di essi sceglie di stipulare una polizza con una compagnia diversa da quelle che risultano più convenienti. Tale significativa innovazione ha rafforzato la concorrenza e ha favorito un ribasso dei prezzi.

Tuttavia, i comparatori hanno introdotto nuovi rischi che l’Autorità deve considerare come parte dell’attività di vigilanza: esempi sono rappresentati dalla verifica delle ipotesi relative ai futuri rinnovi contrattuali e dei complessi algoritmi di determinazione dei prezzi utilizzati dalle compagnie che utilizzano i comparatori;

  • la crescita dei prodotti di rendita non standard nell’assicurazione vita.

I prodotti di rendita “non-standard”, che offrono prestazioni maggiorate ai beneficiari in precarie condizioni di salute, rappresentano circa il 30% del mercato complessivo delle rendite (il peso era del 12% nel 2008). Questi prodotti comportano una serie di rischi per le imprese assicuratrici: ad esempio, quello di un aumento della longevità delle persone in non buona salute. Di qui la necessità, per la vigilanza, di esaminare con attenzione aspetti come la qualità dei dati utilizzati dalle imprese per il pricing di questo tipo di rendite.