Panorama Assicurativo Ania

🌎 Malattie gravi

CICLO DI VITA E DOMANDA DI POLIZZE MALATTIA PER MALATTIE GRAVI ("CRITICAL ILLNESS”)

Critical Illness Insurance in life-cycle portfolio problems SAFE (Sustainable Architecture for Finance in Europe) Working Paper Series n. 44

Lorenz S. SCHENDEL


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Le coperture assicurative malattia per il caso di “critical illness” (CI) - note anche con il nome di “dread disease” -, si sono originariamente sviluppate in Sud Africa a partire dal 1983 e corrispondono all’assicurato una somma forfettaria, precedentemente fissata, nel caso un cui egli venga colpito da una patologia grave (tra quelle contrattualmente contemplate).
L’autore del paper in esame sottolinea che la domanda e la diffusione di tali coperture sono ancora piuttosto contenute (in proposito, cita ad esempio il caso della Germania) a fronte, invece, degli indubbi benefici che potrebbero essere tratti dal ricorso ai prodotti assicurativi in esame (ad esempio, in presenza di grave invalidità permanente). L’autore indica, nello specifico, i casi di cecità e sordità - spesso coperti dalla critical illness insurance – ove la presenza della copertura permette una più corretta e meno onerosa gestione dei costi correlati alla patologia (cure, apparecchiature speciali, ecc.).

L’autore effettua un’analisi della critical illness insurance attraverso un modello consumption-investment legato al ciclo di vita e caratterizzato da stochastic mortality risk e da shock (costituiti da critical illness) in termini di health risk.

I risultati dell’analisi evidenziano che, al fine di contenere gli effetti di tali shock in termini di spese sanitarie, la sottoscrizione di una critical illness insurance costituirebbe una soluzione fortemente vantaggiosa per gli assicurati (sia quelli professionalmente attivi sia quelli in quiescenza). L’autore conclude sottolineando che uno dei “punti di forza” di tale garanzia (anche se economicamente costosa) è l’opportunità di garantire l’assicurato da inattesi e consistenti rialzi delle spese sanitarie soprattutto in età lavorativa, quando – peraltro – il reddito disponibile potrebbe rivelarsi più incerto.