OLANDA: POCHI CONOSCONO IL REVERSE MORTGAGE, ANCHE SE LA MAGGIORANZA LO VALUTA POSITIVAMENTE
The psychology and economics of reverse mortgage attitudes: evidence from the Netherlands CERP Working Paper n. 135/13
Rik DILLINGH, Henriette PRAST, Mariacristina ROSSI, Cesira URZĂ BRANCATI
Il paper presenta i risultati di un’indagine sull’atteggiamento nei confronti dei reverse mortgage(1) in Olanda, confrontandoli con quanto emerso da un’analoga iniziativa condotta in Italia nel 2011.
La reverse mortgage è uno strumento che consente di rendere più liquida la ricchezza immobiliare proprio quando, in età avanzata, un’integrazione del reddito (lavorando di più o rimandando il pensionamento) non è più possibile.
L’indagine è stata condotta su un campione di proprietari di casa olandesi con età superiore ai 45 anni. Anche se solo una piccola parte degli intervistati (meno del 10%) ha dichiarato di conoscere lo strumento, è emerso un notevole interesse, motivato principalmente dal desiderio di non preoccuparsi di problemi economici in età avanzata e di avere a disposizione più risorse finanziarie per attività come i viaggi o gli hobby. L’interesse cresce al crescere dell’età (raggiunge il massimo verso i 69 anni) e risulta correlato positivamente al rapporto tra ricchezza immobiliare e reddito, nonché alla rischiosità percepita in merito al sistema pensionistico.
L’indagine svolta nel 2011 in Italia ha portato a risultati differenti rispetto a quelli dei Paesi Bassi. Nel nostro Paese, infatti, il reverse mortgage è prevalentemente visto come uno strumento cui ricorrere in ultima istanza e il favore con cui viene considerato è sicuramente minore.
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(1) Per reverse mortgage si intende una rendita vitalizia ipotecaria, che permette a chi possiede un immobile ed è in età anziana di convertire la ricchezza immobiliare in una rendita supplementare.