BARRIERE LEGALI ALL’INTERSCAMBIO DI SERVIZI ASSICURATIVI: “FINAL REPORT” DEGLI ESPERTI DELLA COMMISSIONE
“Final Report of the Commission Expert Group on European Insurance Contract Law”
EUROPEAN COMMISSION
http://europa.eu/
EU COMMISSION Link al FINAL REPORT
INSURANCE EUROPE: Contract Law not main obstacle to single EU insurance market
A più di vent’anni dalla realizzazione del Mercato Unico europeo, il problema delle barriere legali alle transazioni transfrontaliere (cross-border trade) di servizi assicurativi presenta ancora aspetti irrisolti. Su questo nodo cruciale si è focalizzata l’analisi di un gruppo di esperti (tra i quali erano rappresentate anche la Federazione degli assicuratori europei e ANIA), su iniziativa della Commissione europea.
I risultati dell’analisi sono confluiti in un Final Report, recentemente pubblicato dalla Commissione. In particolare, l’ Expert Group on European Insurance Contract Law ha sottolineato come:
- le differenze attualmente esistenti in materia di diritto dei contratti di assicurazione rendano difficoltosa l’offerta cross-border di prodotti assicurativi (e il loro utilizzo). Tali differenze sono causa di maggiori costi e di diffusa incertezza sul piano regolamentare;
- i principali e più marcati ostacoli derivanti dalle differenze nella Insurance Contract Law dei diversi paesi si riscontrano nelle assicurazioni auto e vita/previdenza(1).
In un comunicato stampa pubblicato il 27 febbraio, Insurance Europe ha espresso soddisfazione per aver partecipato (dall’aprile 2013) ai lavori dell’Expert Group. Ha sottolineato, tuttavia, ulteriori fattori destinati ad avere impatti rilevanti sulla decisione delle imprese di operare cross-border. Ad esempio:
- reale conoscenza del consumatore e dei suoi bisogni assicurativi;
- differenze linguistiche e culturali;
- frodi assicurative (soprattutto nell’assicurazione auto);
- regolamentazione in materia di lavoro e di tassazione;
- contesto di vigilanza;
- necessità di avere una gestione dei sinistri a livello locale.
Questi fattori, secondo Insurance Europe, risultano avere, per le imprese, un’influenza superiore a quella esercitata dalle differenze nel diritto del contratto di assicurazione.
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(1) Le conseguenze più gravi includono, ad esempio, la difficoltà dell’aderente a un fondo pensione (sottoscritto nel proprio paese di origine) a veder riconosciuto il proprio diritto alla prestazione assicurativa se l’aderente ha poi spostato la propria residenza in un altro paese UE.