Panorama Assicurativo Ania

🇳🇱 Fondi pensione, Solvibilità

GARANTIRE LA SOLVIBILITÀ DEI FONDI PENSIONE: REQUISITI PATRIMONIALI, FONDI DI GARANZIA, “SPONSOR SUPPORT”

“Utility equivalence of pension security mechanisms” DNB Working Paper no. 414 – Jan. 2014

Dirk BROEDERS, An CHEN, Birgit KOOS


DE NEDERLANDSCHE BANK
http://www.dnb.nl/


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E’ noto come numerosi fondi a prestazione definita (DB funds) siano attualmente caratterizzati da problemi legati alla carenza di funding, causati essenzialmente dalla combinazione di  alcuni fattori finanziari e demografici (quali volatilità dei rendimenti azionari, tassi di interesse in flessione, allungamento delle aspettative di vita).

Gli autori del paper in esame partono dalla considerazione che un funding adeguato costituisca un fattore fondamentale per la sicurezza finanziaria dei fondi pensione occupazionali. Effettuano, pertanto, un confronto “utility-based” fra alcuni meccanismi – già esistenti nei diversi paesi – per garantire la solvibilità degli stessi.

Si tratta di:

  • requisiti di solvibilità;
  • fondi di garanzia;
  • impegno finanziario dello “sponsor” (“sponsor support”).

Tali meccanismi sono “modellati” con riguardo a una generica tipologia di fondi pensione “ibridi”. Gli autori esaminano, utilizzando una utility function standardizzata, le implicazioni che deriverebbero - sul piano del welfare - agli aderenti ai fondi dall’applicazione dei security mechanisms elencati.

Il modello presentato, segnalano gli autori, può essere utilizzato per rendere equivalenti  tali  security mechanisms, operando scelte predeterminate in merito alle specifiche contrattuali del fondo pensione. In particolare:

  • requisiti di solvibilità:

affinchè i requisiti di solvibilità siano equivalenti agli altri meccanismi di garanzia, è necessario che il fondo pensione offra un elevato tasso di rendimento garantito, mentre la quota di partecipazione agli utili conseguiti da parte degli aderenti può essere più bassa;

  • “sponsor support”:

in questo caso, per assicurare l’equivalenza, il rendimento garantito può essere relativamente contenuto, mentre il tasso di partecipazione agli utili potrà essere “moderatamente elevato”. Il premio assicurativo, invece, sarà in questo caso elevato, riducendo l’ammontare inizialmente investito dal fondo.

L’utility equivalence presentata dagli autori del paper può rivelarsi utile per rafforzare un balance sheet approach di tipo olistico (come quello proposto da EIOPA nell’ambito della revisione della Direttiva IORP) e può essere utilizzata per valutare quali regimi regolamentari possano offrire benefici similari agli aderenti ai fondi pensione.

L’utility approach risulta essere potenzialmente meno complesso partendo da una modeling perspective ed è più strettamente correlato agli strumenti standardizzati di asset-liability management di norma utilizzati a fini gestionali dai fondi pensione.