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ISTAT, CITTADINI STRANIERI IN ITALIA: STATO DI SALUTE, FATTORI DI RISCHIO E ACCESSO ALLE CURE

Cittadini stranieri: condizioni di salute, fattori di rischio, ricorso alle cure e accessibilità


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
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L’Istituto Nazionale di Statistica ha recentemente condotto un’analisi (dati di riferimento: 2011-2012) sulle condizioni di salute degli stranieri presenti in Italia, sul loro ricorso alle cure sanitarie e sugli eventuali fattori di rischio cui essi risultano esposti.

Secondo ISTAT, gli indici sintetici di salute fisica e psicologica segnano valori medi rispettivamente pari  a 54,6 e 53,9. Tra i cittadini stranieri è prevalente una percezione generalmente positiva del proprio stato di salute (87,5%), superiore rispetto agli italiani (83,5%).

Le patologie più diffuse interessano l’apparato respiratorio (65,4 stranieri ogni mille); seguono le malattie  dell’apparato digerente e dei denti (20,2 ogni mille), quelle nervose (19,8) e quelle del sistema osteomuscolare (15,5).  Il 23,2% degli stranieri di età superiore ai 14 anni consuma abitualmente tabacco (contro il 25,8% degli italiani).

La maggioranza degli stranieri di età superiore ai 18 anni mantiene un peso corporeo  adeguato (57,8%), quasi un terzo è sovrappeso (30,9%), mentre l’obesità vera e propria interessa il 7,8% degli stranieri. Tale situazione risulta essere abbastanza simile a quella della popolazione italiana appartenente alla stessa fascia di età (58,2% normopeso, 29,8% sovrappeso, 7,8% obeso).   

L’accesso alle cure sanitarie risulta essere piuttosto complesso per circa il 13-16% degli stranieri di età superiore ai 14 anni. Gli ostacoli sono:

  • di natura linguistica: difficoltà a spiegare in italiano i sintomi (13,8%) e a comprendere le risposte dei sanitari (14,9%);
     
  • costituiti dalla difficoltà a svolgere le pratiche amministrativo-burocratiche per l’accesso alle cure (13%);
     
  • legati agli orari di accesso alle prestazioni sanitarie, spesso incompatibili con gli  impegni di lavoro (16%).

La comunità straniera in Italia tende a scegliere, di preferenza, terapie convenzionali e farmaci prescritti da medici italiani (78,9%) e prevale l’opzione per le visite mediche completamente gratuite (63,3% dei cittadini stranieri); solo il 26,1%, per contro,  si è servito di prestazioni sanitarie che prevedono il pagamento di un  ticket.

ISTAT segnala, inoltre, i seguenti dati relativi ad alcuni servizi specifici, raccolti sulla base di un periodo di riferimento di tre mesi e per una fascia di età superiore ai 14 anni:

  • Pronto Soccorso: ne ha fatto uso il 66 per mille degli stranieri, principalmente tunisini e marocchini (rispettivamente, 98,9 per mille e 96,8 per mille);
     
  • Guardia Medica: vi ha fatto ricorso il 20,6 per mille;
     
  • Consultorio: la quota è pari al 21,6 per mille (donne per il 33,7 per mille rispetto al 7,8  degli uomini).