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🇮🇹 Reddito, Diseguaglianza, Ricchezza

BANKITALIA: I BILANCI DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 2012. IN CALO REDDITO E RICCHEZZA

I bilanci delle famiglie italiane 2012 Supplemento al Bollettino Statistico, n. 5, gennaio 2014


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it


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Banca d’Italia ha pubblicato l’indagine sui bilanci delle famiglie italiane nel 2012. Si tratta dell'indagine campionaria che la Banca centrale svolge ogni due anni,  intervistando più di 8.000 capifamiglia. Le interviste sono state svolte tra gennaio e agosto 2013.

Tra il 2010 e il 2012 è peggiorata la condizione economica dichiarata dalle famiglie intervistate, un giudizio che ha risentito anche di valutazioni soggettive sul valore degli immobili posseduti. Il reddito familiare medio è diminuito, nel biennio, del 7,3% in termini nominali; la ricchezza del 6,9%.

Con un’analisi della distribuzione dei redditi per classi di età, l’indagine evidenzia che, nell’arco degli ultimi vent'anni, il  reddito medio degli individui anziani è passato dal 95% al 114% della media generale. Anche la posizione relativa della classe di età tra 55 anni e 64 anni è migliorata (+18 punti percentuali). Per le classi di età più giovani, invece, il reddito medio è peggiorato rispetto alla media: -15 punti percentuali per la fascia tra 19 e 35 anni e -12 punti percentuali per la fascia tra 35 e 44 anni.

E’ inoltre continuato il trend di crescita della concentrazione dei redditi che, misurato dall’indice di Gini, è passato dal 32,9% nel 2010 al 33,3% nel 2012.

La ricchezza familiare netta (misurata dalla somma di attività reali e finanziarie meno le passività) presenta un valore mediano di 143.300 euro, con un indice di Gini in aumento dal 62,3% nel 2010 al 64% nel 2012.

Le condizioni di vulnerabilità finanziaria(1), infine, riguardano il 13,2% delle famiglie indebitate e il 2,6% del totale delle famiglie (in lieve crescita).

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(1) La vulnerabilità finanziaria di una famiglia è la condizione in cui a un reddito inferiore alla mediana si associa un peso delle rate di ammortamento dei debiti superiore al 30% del reddito familiare disponibile.