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🇦🇺 Risparmio, Previdenza

LE SCELTE PREVIDENZIALI DELLE FAMIGLIE IN AUSTRALIA, TRA RISCHI DI LONGEVITÀ E RISCHI FINANZIARI

How portfolios evolve after retirement: evidence from Australia AUSTRALIAN NATIONAL UNIVERSITY - CAMA Working Paper 40/2013

Alexandra SPICER, Olena STAVRUNOVA, Susan THORP


SSRN-SOCIAL SCIENCE RESEARCH NETWORK
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L’evoluzione della previdenza complementare occupazionale verso un modello in cui prevalgono i fondi a contributo definito aumenta il rischio che i lavoratori -  al momento del pensionamento - dispongano di risparmi insufficienti a mantenere il tenore di vita e a far fronte ai rischi di longevità, sanitari e di natura finanziaria in età anziana. E’ fondamentale, quindi,  studiare non solo quale sia il livello complessivo di ricchezza previdenziale necessario, ma anche verificare la composizione del portafoglio di cui i lavoratori dispongono al momento della quiescenza.

Lo studio qui presentato considera un panel di 900 famiglie australiane, nel periodo 2002-2010, per analizzare la dinamica del portafoglio e le modalità di decumulo del patrimonio accantonato. Si tratta di un arco temporale - caratterizzato dapprima da un boom economico, poi dalla crisi e, successivamente, da una ripresa -  che può essere utile per comprendere le dinamiche più significative del risparmio previdenziale.

In Australia,  la quota più rilevante di reddito pensionistico proviene dalla previdenza integrativa.

Le famiglie australiane più ricche, secondo le evidenze fornite nel paper, tendono a impiegare una quota più elevata di risparmio in attività maggiormente rischiose (azioni, immobili, superannuation). E’ confermata, altresì, la tendenza delle famiglie più anziane a ridurre la propria esposizione al rischio.

La probabilità di esaurire le risorse previdenziali accumulate nel tempo (rischio di longevità) è maggiore per i single, per chi non possiede la casa in cui abita, per le famiglie che dichiarano problemi di salute e in quelle in cui c’è una cattiva conoscenza dell’inglese. Al contrario, il rischio è minore nelle coppie, nelle famiglie che dichiarano di accantonare risparmio precauzionale e in chi possiede la propria abitazione.

Sulla base di un’analisi multivariata dei dati, lo studio evidenzia infine che, in linea generale, è l’età la variabile che influenza maggiormente le decisioni di asset allocation, con una diminuzione degli investimenti più rischiosi nelle età più avanzate, anche se il livello complessivo di esposizione della famiglie ai rischi finanziari permane elevato.