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JOINT FORUM: REPORT FINALE SUI MERCATI PER IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO DI LONGEVITÀ

Longevity risk transfer markets: market structure, growth drivers and impediments, and potential risks


BIS – BANK FOR INTERNATIONAL SETTLEMENTS
https://www.bis.org


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Il Joint Forum, organismo istituito dalle Autorità internazionali di vigilanza del settore bancario (Comitato di Basilea), assicurativo (IAIS) e dei mercati finanziari (IOSCO), ha pubblicato la versione finale -  comprensiva delle osservazioni raccolte nella pubblica consultazione avviata lo scorso agosto - del report sui mercati per il trasferimento del rischio di longevità.

Attualmente, l’esposizione potenziale al longevity risk è stimata in una cifra compresa tra 15.000 e 25.000 miliardi di dollari statunitensi.

Il mercato effettivo del longevity risk transfer è largamente concentrato nel Regno Unito, anche se stanno aumentando le transazioni al di fuori del contesto britannico (ad esempio General Motors con Prudential, Aegon con Deutsche Bank, Verizon con Prudential).

Le operazioni di trasferimento del Longevity Risk si possono classificare in tre principali categorie:

  • Buy-Out transaction: vengono ceduti a un’impresa di assicurazione tutti gli attivi e le passività di un fondo pensione. Si verifica in tal caso un completo trasferimento dei rischi di investimento e dei rischi longevità, esponendo tuttavia i pensionati e i pensionandi al rischio di fallimento della compagnia assicuratrice;
     
  • Buy-In transaction: lo sponsor del piano pensionistico conserva le relative attività e passività, ma versa un premio a una compagnia  in cambio di pagamenti periodici corrispondenti alle prestazioni pensionistiche. Il trasferimento del rischio è solo parziale, in quanto permane un rischio di controparte nei confronti dell’assicuratore, e lo sponsor del fondo rimane direttamente responsabile nei confronti dei pensionati;
  • longevity swap: sono effettuati pagamenti periodici alla controparte dello swap (o a un assicuratore) in cambio di pagamenti periodici commisurati alla differenza tra mortalità effettiva e attesa.

Nel  report si formulano alcune raccomandazioni per garantire che i mercati del longevity risk rimangano stabili e non presentino rischi di carattere sistemico:

  • comunicazione e cooperazione tra autorità di regolamentazione e di vigilanza;
     
  • maggiore comprensione dell’esposizione al rischio di longevità;
     
  • valutazione delle politiche sociali alla luce delle loro implicazioni in termini di longevity risk;
     
  • monitoraggio delle regole relative alla gestione e alla trasparenza del longevity risk;
     
  • assicurare che le istituzioni che assumono il rischio di longevità abbiano un’adeguata capacità di far fronte ad aumenti attesi ed inattesi nella speranza di vita;
     
  • monitoraggio degli sviluppi di mercato;
     
  • maggior attenzione ai tail risk e alle loro implicazioni per le istituzioni finanziarie;
     
  • raccolta di dati appropriati su longevità e mortalità.

Le modifiche apportate  rispetto al documento in consultazione sono illustrate in un documento di feedback allegato alla pubblicazione.

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[1] Il rischio di longevità è il rischio  - dal punto di vista delle istituzioni finanziarie e e/o assicurative - di una durata media della vita superiore alle previsioni demografiche.
Si veda, in proposito, “Consultazione del Joint Forum sui mercati per il trasferimento del rischio di longevità”, in Panorama Assicurativo n. 119, settembre 2013, (sezione “Normativa”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=35111&est=1