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🇮🇹 Banca, Vigilanza, Basilea 3

BANCA D’ITALIA: NUOVE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE IN RECEPIMENTO DI BASILEA 3

Disposizioni di vigilanza per le banche


BANCA D’ITALIA
www.bancaditalia.it


Link alla CIRCOLARE n. 285 del 17 dicembre 2013 (testo integrale delle disposizioni)


La Banca d’Italia ha comunicato, il 19 dicembre scorso, l’emanazione delle disposizioni di vigilanza per le banche con cui si è dato avvio all’attuazione in Italia della Direttiva 2013/36/UE.

Le nuove disposizioni sono entrate in vigore il 1° gennaio 2014. Dalla stessa data è direttamente applicabile nei singoli Stati il Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di requisiti patrimoniali.

I provvedimenti danno applicazione, per quanto di competenza della Banca d’Italia, alla recente legislazione comunitaria e mantengono l’ordinamento finanziario italiano in linea con le revisioni degli accordi del Comitato di Basilea (“Basilea 3”).

Dal 1° gennaio 2014 le banche devono rispettare un livello di capitale di più elevata qualità (common equity tier 1) pari al 7% delle attività ponderate per il rischio, di cui 4,5% a titolo di requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione del capitale. Nella definizione di capitale da utilizzare vengono applicati i margini di flessibilità previsti dal Regolamento europeo per quanto riguarda, in particolare, il regime delle deduzioni e dei filtri prudenziali (cosiddetto phase-in). Le banche che non dovessero rispettare il requisito di riserva di capitale non potranno distribuire dividendi, remunerazioni variabili e altri elementi utili a formare il patrimonio regolamentare oltre limiti prestabiliti e dovranno definire le misure necessarie a ripristinare il livello di capitale richiesto.

Le disposizioni, raccolte nella circolare n. 285 “Disposizioni di vigilanza per le banche”, sono strutturate in tre parti.

La prima è dedicata al recepimento in Italia della Direttiva 2013/36/UE attraverso disposizioni secondarie di competenza della Banca d’Italia. La seconda contiene le norme necessarie a dare applicazione al Regolamento 575/2013, in particolare mediante l’esercizio delle discrezionalità nazionali. La terza contiene disposizioni che, seppur non armonizzate a livello europeo, sono necessarie per allineare il sistema regolamentare italiano alle migliori prassi e ai requisiti stabiliti dagli organismi internazionali, tra cui i core principles del Comitato di Basilea.

Le nuove disposizioni tengono conto dei commenti pervenuti nelle consultazioni svolte a partire dal mese di agosto 2013.