Panorama Assicurativo Ania

🌎 Calamità naturali, Calamità man-made

SWISS RE, MUNICH RE E AON BENFIELD: PRIME STIME SULL’IMPATTO ECONOMICO DELLE CALAMITÀ NEL 2013


SWISS RE
http://www.swissre.com/

MUNICH RE
http://www.munichre.com/

AON BENFIELD
http://www.aonbenfield.com/


SWISS RE (PRESS RELEASE) Sigma preliminary(1) estimates: natural catastrophes and man-made disasters in 2013 cost insurers worldwide USD 44 billion

MUNICH RE - Overall picture of natural catastrophes in 2013 dominated by weather extremes in Europe and Supertyphoon (PRESS RELEASE E LINK AI DOWNLOADS)

AON BENFIELD REPORT: Annual Global Climate and Catastrophe Report. Impact Forecasting 2013


Swiss Re, Munich Re e Aon Benfield  hanno pubblicato le prime stime su calamità naturali e catastrofi “man-made” verificatesi nel 2013.

Secondo Swiss Re, il totale dei danni economici (assicurati e non) dovuti a eventi catastrofali ha raggiunto a livello mondiale, nel 2013, i 130 miliardi di dollari (contro i 96 miliardi nel 2012); tali eventi hanno inoltre causato circa 25.000 vittime (erano state 14.000 nel 2012). I danni assicurati sono invece ammontati a 44 miliardi di dollari (in calo rispetto agli 81 miliardi di dollari del 2012). In particolare, i sinistri da catastrofi naturali sono stati pari a circa 38 miliardi di dollari (in calo dai 75 miliardi di dollari dell’anno precedente), mentre le catastrofi provocate dall'uomo hanno provocato danni per 6 miliardi di dollari, con una lieve variazione rispetto al 2012.

La principale singola causa di morte è stato il tifone Haiyan, che ha colpito nel novembre dell’anno scorso le Filippine (7.000 vittime). I danni assicurati provocati da tale evento, invece, sono stati contenuti, anche a causa del bassissimo livello di penetrazione assicurativa nel paese asiatico.

L'alluvione che ha colpito vaste zone dell'Europa centrale e orientale nel giugno scorso ha provocato danni complessivi per 18 miliardi di dollari, con sinistri assicurati stimati in 4 miliardi. I danni assicurati sono risultati superiori alle  gravi alluvioni del 2002 (verificatesi nella  stessa regione), costate allora oltre 2 miliardi di dollari.

La stagione degli uragani negli Stati Uniti e nel Centro–America non è stata particolarmente violenta.

Le stime di Munich Re differiscono leggermente da quelle del riassicuratore svizzero. Secondo la compagnia di Monaco di Baviera, i danni economici da calamità naturali sono risultati pari a 125 miliardi di dollari, dei quali circa 31 miliardi assicurati. Si tratta di importi inferiori rispetto alla media dei dieci anni precedenti (rispettivamente,  184 e 56 miliardi).

Infine, nel report di AON Benfield le stime indicano che le calamità naturali(2)  hanno provocato danni economici per 192 miliardi di dollari statunitensi (-4% rispetto alla media decennale di 200 miliardi). I danni assicurati sono risultati pari a 45 miliardi di dollari, -22% rispetto alla media decennale (58 miliardi): si tratta del livello più basso dal 2009.

Nel corso del 2013, le calamità naturali di maggiore entità si sono concentrate in Europa(3) e in Asia: in quest’ultima area geografica si è trattato, in particolare, delle alluvioni in Indonesia, Filippine, Cina e Australia (tra cui il “super-tifone” Haiyan).

I danni da alluvione hanno rappresentato il 35% del danno economico totale derivante da catastrofi naturali nel corso del 2013. Nonostante l’84% di tali danni siano occorsi in aree geografiche diverse dagli Stati Uniti, negli USA si è comunque concentrato il 45% del totale danni assicurati su scala mondiale, in conseguenza della maggior penetrazione assicurativa.

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(1) Lo studio completo (“Sigma” - “Natural catastrophes and man-made disasters in 2013”)  sarà pubblicato nel corso della primavera 2014.

(2) 296 episodi nell’anno, contro una media decennale di 259.

(3) In controtendenza rispetto al recente passato (ad esempio, il 2012), caratterizzato da una maggior concentrazione dei fenomeni sugli Stati Uniti.