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SPAGNA: AUMENTANO LE PREOCCUPAZIONI PER IL FUTURO DELLE PENSIONI. INDAGINE MAPFRE

Los españoles, más preocupados que hace tres años por el futuro de las Pensiones


MAPFRE
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Sono stati resi noti di recente i dati di un sondaggio -  della società Villafane&Asociados per conto della compagnia Mapfre - sulle opinioni e percezioni dei cittadini spagnoli sul tema della previdenza e della riforma del sistema pensionistico.

L’indagine è stata condotta nel luglio 2013, attraverso interviste per via telefonica su un campione di circa 2.000 persone professionalmente attive, di età compresa tra 18 e 65 anni.

Previdenza pubblica e crisi economica

Dal sondaggio emerge che il 95% degli spagnoli dichiara di essere preoccupato per gli impatti che la crisi economica avrà sulle pensioni, percentuale che risulta cresciuta di quindici punti rispetto al 2010 (80,5%). Alla base di tale preoccupazione vi è la diffusa percezione che il sistema attuale, nella difficile congiuntura economica in atto, non sia più sostenibile.

In particolare, circa il 60% degli spagnoli (quasi il doppio rispetto al 2010) ritiene che il reddito pensionistico subirà una riduzione e che esso non sarà sufficiente a coprire le necessità del pensionamento. Per questo motivo, il 73,6% dei cittadini  considera necessario ricorrere alla previdenza complementare.

Sulla base di questa motivazione, il 58,5% degli spagnoli ha aderito a piani di previdenza e ha sottoscritto  prodotti di risparmio previdenziali.

Condizione economica ed età degli intervistati

Emerge dai risultati del sondaggio che la situazione economica degli intervistati incide sulla loro decisione di ricorrere a forme di previdenza integrativa: il 65% degli intervistati economicamente “agiati” e il 68% di coloro che dispongono di un potere di acquisto medio-alto ha già provveduto a sottoscrivere un forma di previdenza integrativa; per contro, la percentuale si riduce al 46,3% tra coloro che hanno un basso potere di acquisto.

Inoltre, aumenta con l’età la percezione della necessità di ricorrere alla previdenza integrativa: infatti, solo il 47,5% degli intervistati tra i 18 e 25 anni ha aderito a forme di previdenza complementare, contro una percentuale che sale al 63,6% nei soggetti di età superiore ai 56 anni.

La preferenza per i piani pensionistici

Per quanto riguarda la scelta degli strumenti utili all’integrazione del reddito pensionistico, gli spagnoli mostrano di preferire i piani pensionistici e i prodotti assicurativi di risparmio  rispetto alle altre forme di investimento. Il 42,3% pensa che i piani previdenziali siano i più adeguati allo scopo, mentre solamente l’ 1,7% del campione  ha fatto ricorso a prodotti o fondi di investimento.

La riforma del sistema pensionistico, una priorità

Il 72,8% degli spagnoli ritiene che la riforma del sistema pensionistico sia una priorità. Risulta tuttavia una forte contrarietà all’introduzione di una maggiore equità intergenerazionale e di una nuova formula di rivalutazione delle prestazioni (che verrebbero legate sia alla speranza di vita sia allo stato dei conti pubblici).

Emerge, altresì, che gli spagnoli ritengono necessario incrementare la pensione minima a 840 euro (rispetto agli attuali 631,3). L’81% del campione, infine, considera estremamente utile poter disporre - sin dall’inizio della vita lavorativa - di una stima abbastanza attendibile del reddito pensionistico futuro, al fine di poter meglio valutare eventuali ricorsi alla previdenza integrativa.