IL RISK MANAGEMENT NELLE AZIENDE ITALIANE: ANCORA LUNGA LA STRADA DA PERCORRERE (AON-ANDAF)
L’impresa del futuro. Proposte su lavoro, fisco, credito XXXVII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
ANDAF-ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIRETTORI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI
http://www.andaf.it
AON-RISK, REINSURANCE, HUMAN RESOURCES
www.aon.com
AON, società di brokeraggio internazionale, in collaborazione con ANDAF (Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari), ha pubblicato un rapporto sulla gestione del rischio nelle imprese italiane.
L’indagine ha identificato i più importanti rischi percepiti dalle aziende e il livello di preparazione da esse raggiunto per gestirli.
I principali rischi percepiti sono i seguenti:
- business interruption - supply chain interruption,
- incapacità di innovare/soddisfare le aspettative del cliente,
- danni reputazionali,
- cambiamenti legislativi,
- crisi finanziaria,
- concorrenza e globalizzazione,
- rischio credito/disponibilità di capitale,
- rischio di credito/di controparte,
- rischio liquidità/cash flow,
- incapacità di trattenere talenti.
Da questo elenco rimangono esclusi – contro le aspettative – almeno due dei più importanti rischi del futuro: il climate change e il cyber risk.
Per quanto riguarda la capacità di gestione dei rischi, il grado maggiore di preparazione si riscontra per i rischi di credito, di responsabilità civile verso terzi e di carattere finanziario. I livelli più bassi, invece, si registrano per i rischi di calamità naturale, per quelli politici e per quelli relativi ai prezzi delle commodities.
Risulta, inoltre, che solo il 19% delle aziende ha adottato tecniche integrate, basate su metodologie quali-quantitative, per la misurazione dei rischi.
Solo il 23% delle aziende, infine, ha adottato un processo strutturato di mitigazione e prevenzione del rischio.