Panorama Assicurativo Ania

Pensioni, Previdenza complementare

PUBBLICATA L’EDIZIONE 2013 DI “PENSIONS AT A GLANCE” DELL’OCSE

Pensions at a Glance 2013 - OECD and G20 indicators


OECD-ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
http://www.oecd.org


Press Release Pension reforms on track but the challenges of adequacy and inequality in old age remain

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L’OCSE ha pubblicato l’edizione 2013 di “Pensions at a Glance”, rapporto biennale sui sistemi pensionistici nei paesi aderenti all’organizzazione parigina e in quelli del G20.

Negli ultimi anni sono state introdotte, in quasi tutti i paesi considerati, importanti riforme del sistema pensionistico. Esse hanno riguardato, tra l’altro, l’innalzamento dell’età pensionistica, il cambiamento dei criteri di calcolo delle prestazioni e l’indicizzazione delle pensioni alle principali varabili demografiche.

Nella grande eterogeneità che caratterizza i sistemi pensionistici, tutte le riforme hanno dovuto contemperare due esigenze: garantire la sostenibilità economica del sistema e la sua capacità di offrire ai cittadini un livello di reddito adeguato al termine dell’attività lavorativa.

Il rapporto offre un’accurata analisi, anche sul piano statistico, delle riforme previdenziali avviate in questi anni e della situazione complessiva dei sistemi di previdenza complementare.

Per ciascuno dei paesi considerati è pubblicata una scheda sulle caratteristiche più importanti del sistema pensionistico e del Welfare State, con le principali previsioni macroeconomiche.

Per quanto riguarda l’Italia, l’OCSE osserva che le riforme suggerite in passato dalla stessa Organizzazione sono state tutte adottate: innalzamento dell’età di pensionamento, passaggio a un sistema contributivo per il calcolo della prestazione e adeguamento automatico dei coefficienti pensionistici alle variabili demografiche.

Queste importanti riforme rischiano, tuttavia, di ostacolare il raggiungimento del secondo principale obiettivo di un sistema previdenziale, ossia garantire adeguati livelli pensionistici per gli individui che usciranno in futuro dal mondo del lavoro. Mentre, infatti, gli attuali pensionati e i lavoratori con un’elevata anzianità contributiva possono contare su un sistema di calcolo delle pensioni molto generoso, i giovani lavoratori e, in generale, coloro che entreranno in futuro nel mondo del lavoro  - o che non potranno contare su carriere lavorative continue e stabili -  subiranno gli effetti penalizzanti delle riforme previdenziali introdotte.