Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Corporate Governance

CONSOB: RAPPORTO ANNUALE 2013 SULLA CORPORATE GOVERNANCE DELLE IMPRESE QUOTATE IN ITALIA

Report on corporate governance of Italian listed companies

Nadia LINCIANO, Angela CIAVARELLA, Valerio NOVEMBRE, Rossella SIGNORETTI


CONSOB – COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA’ E LA BORSA
http://www.consob.it


Link al Report


La CONSOB ha presentato la seconda edizione del rapporto annuale sulla Corporate Governance delle imprese quotate in Italia.

Dal rapporto emerge una conferma di alcune caratteristiche delle imprese quotate del nostro Paese, ossia un’elevata concentrazione della proprietà e una limitata contendibilità del controllo, anche se negli ultimi anni si è verificata una progressiva diluizione degli azionisti di maggioranza in favore di forme di controllo più deboli o di tipo coalizionale.

Il controllo delle imprese italiane è, nella maggior parte dei casi, in mano a famiglie (circa due terzi delle imprese, prevalentemente piccole società operanti nel settore industriale, corrispondenti al 25% della capitalizzazione di mercato). Lo Stato continua ad avere un ruolo rilevante, in particolare nel settore delle utilities.

Le strutture piramidali, le azioni senza diritti di voto e gli analoghi sistemi per separare controllo e proprietà hanno visto una drastica riduzione dal 1998 al 2012 e, oggi, riguardano solo un quinto delle imprese quotate (il 34,7% della capitalizzazione complessiva). La diminuzione è dovuta alla pressione del mercato e al crescente ruolo degli investitori istituzionali: in particolare, dal 2009 ad oggi, il numero di società in cui è presente almeno un investitore istituzionale rilevante è in media di poco superiore a 90 e la quota di partecipazione media è pari a circa il 7%.

Per quanto riguarda, infine, i Consigli di amministrazione, i cambiamenti nella loro composizione sono stati principalmente incentivati dalle novità di carattere regolamentare: in particolare, la rappresentanza femminile è cresciuta in modo consistente negli ultimi anni, mentre i casi di interlocking directorship sono diminuiti sensibilmente nel settore finanziario.