GERMANIA: ASPETTATIVE E TIMORI DELLA “GENERAZIONE DI MEZZO” (30-59 ANNI). RISULTATI DI UN’INDAGINE
Die Generation Mitte: Lebensituation, Hoffnungen und Sorgen der 30- bis 59- Jährigen
INSTITUT FÜR DEMOSKOPIE ALLENSBACH
http://www.ifd-allensbach.de/
GDV - GESAMTVERBAND DER DEUTSCHEN VERSICHERUNGSWIRTSCHAFT
http://www.gdv.de
GDV PRESS RELEASE: Generation Mitte - Planlos auf dem Weg ins Alter?
DEMOSKOPIE ALLENSBACH: link allo studio
GDV - TrendBrief Altervorsorge (2/2013) - Generation Mitte: Stabil, aber nicht sorglos
In Germania, la “generazione di mezzo” (ossia gli individui compresi nella fascia di età 30-59 anni) è composta da circa 35 milioni di persone. Un recente studio, realizzato da Institut für Demoskopie Allensbach su un campione di 1.420 individui, ne mette a fuoco stili di vita, aspettative e preoccupazioni per il futuro.
Se indipendenza economica e stabilità finanziaria costituiscono i principali “desiderata”, le evidenze indicano che tali aspirazioni si sono tradotte effettivamente in realtà nella maggioranza dei casi: buona parte del campione è professionalmente impegnato presso lo stesso datore di lavoro da più di un decennio, considera “sicura” la propria posizione lavorativa e prevede che essa rimarrà sostanzialmente stabile nel corso dei prossimi anni. Questi dati, tra l’altro, differiscono significativamente – indica lo studio - rispetto a valutazioni analoghe condotte in altri paesi europei.
Per contro, le maggiori preoccupazioni riguardano lo stato di salute(1) e, in particolare:
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il timore di essere colpiti da malattie invalidanti (quasi un individuo su due) o di dover prestare assistenza prolungata a genitori o parenti (48%);
- l’eventualità di perdere la stabilità del proprio tenore di vita, specialmente negli anni della vecchiaia (55%), oppure che i propri risparmi possano essere erosi dall’inflazione (47%). Solamente un individuo su quattro pensa di non avere preoccupazioni finanziarie in vecchiaia.
Una condizione del tutto particolare, nella fascia 30-59 anni, è quella femminile: i 4/5 delle lavoratrici hanno abbandonato l’attività professionale in favore della cura dei figli e della famiglia; il 27% di tale quota risulta ancora disoccupata (oppure con un lavoro part-time), contro il 9% degli uomini. Tale situazione, sottolinea lo studio, costituisce un rischio per la sicurezza economica delle donne nella vecchiaia, tenuto conto anche del fatto che il ruolo della previdenza integrativa privata appare piuttosto ridotto.
In questo senso, le evidenze dello studio indicano che la maggioranza degli appartenenti alla “generazione di mezzo” è convinta di non poter pianificare economicamente il proprio futuro oltre i cinque-dieci anni (22%). Solo il 9% indica di potersi spingere oltre lo spazio di un decennio.
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(1) Una quota consistente del campione indica di trovarsi in una situazione di stress lavorativo (49%) oppure segnala di doversi confrontare con accentuate “pressioni” sotto il profilo professionale (42%). L’ambito professionale viene indicato come la principale causa di stress.