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ACRI-IPSOS: INDAGINE 2013 SUGLI ITALIANI E IL RISPARMIO

Risparmio, volano della ripresa produttiva - 89° Giornata mondiale del Risparmio


ACRI–ASSOCIAZIONE DI FONDAZIONI E CASSE DI RISPARMIO
http://www.acri.it

IPSOS PUBLIC AFFAIRS
http://www.ipsos.it


Link ai RISULTATI DELL'INDAGINE

Link al COMUNICATO STAMPA


Per il 13° anno consecutivo, ACRI (Associazione delle Fondazioni bancarie e delle di Casse di Risparmio), in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, ha presentato un’indagine sul risparmio degli italiani, realizzata in collaborazione con IPSOS.

I principali risultati sono suddivisi in due macroaree: la prima - comune a tutte le rilevazioni svolte sinora  (dal 2001 al 2013) - consente di delineare quali siano oggi l’atteggiamento e la propensione degli italiani verso il risparmio, evidenziando i cambiamenti rispetto al passato; la seconda  è focalizzata sul tema specifico della Giornata che, nel 2013, è: “Risparmio, volano della ripresa produttiva”.

L’indagine è stata realizzata nella settimana compresa tra settembre e ottobre tramite interviste telefoniche ed è stata arricchita con alcuni risultati tratti dalle indagini congiunturali ISTAT.

Sono state condotte circa 1.000 interviste, presso un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta, stratificato in base all’area geografica, all’ampiezza del centro di residenza, al sesso e all’età.

I principali risultati dell’indagine sono i seguenti:

  • gli effetti della crisi continuano a farsi sentire e gli italiani non pensano che la situazione possa migliorare in breve tempo: poco meno di 3 italiani su 4 ritengono che, per tornare ai livelli pre-crisi, ci vogliano almeno 3-4- anni;
  • nell’opinione degli italiani, il settore bancario e finanziario deve svolgere primariamente il ruolo di intermediario tra risparmio dei cittadini e finanziamento delle imprese;
  • negli anni è cresciuta fortemente la richiesta che il proprio risparmio  sia impiegato nello sviluppo del Paese: lo vuole il 41% dei cittadini contro il 28% del 2009;
  • il 90% degli italiani ritiene che, nella crisi, il risparmio delle famiglie sia stato un fondamentale ammortizzatore sociale;
  • il 45% degli italiani non vive tranquillo se non mette da parte risparmi; il 43% risparmia solo se questo non comporta troppe rinunce;
  • sono pari al 26% - percentuale uguale a quella del 2012 - le famiglie che segnalano un serio peggioramento del proprio tenore di vita (erano il 21% nel 2011 e il 18% nel 2010), mentre quasi la metà degli intervistati (il 47%, erano il 46% nel 2012) dichiara di avere difficoltà a mantenere il proprio tenore di vita;
  • solo in pochi indirizzano il risparmio verso forme di previdenza complementare: vi è iscritto solo il 24% dei lavoratori ancora attivi, anche se ben il 79% di loro pensa che la riforma delle pensioni abbia aumentato il bisogno di aderire a un fondo pensione;
  • la quota degli italiani che dichiarano di aver sottoscritto assicurazioni sulla vita/fondi pensione è del 19% ed è costante rispetto al 2012, come quella dei possessori di certificati di deposito e obbligazioni (10%): salgono lievemente i possessori di fondi comuni di investimento (12%), crescono ancora i possessori di libretti di risparmio (23%), risultano in discesa i possessori di azioni (dall’8% al 7%) e di titoli di Stato (dal 9% al 7%) dopo il ridimensionamento dei rendimenti. Stabilmente elevata è la preferenza degli italiani per la liquidità;
  • continua il calo della preferenza degli italiani per il “mattone”.