Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Solvency II, Investimenti, Infrastrutture

GLI INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE NEL REGIME SOLVENCY II. REPORT DI MILLIMAN

Infrastructure Investment for Insurers under Solvency II


MILLIMAN
http://www.milliman.co.uk

J.P. MORGAN
http://am.jpmorgan.co.uk


Link all'articolo


La società di consulenza Milliman, in collaborazione con J.P. Morgan,  ha pubblicato un breve report dedicato agli investimenti in infrastrutture nel quadro del framework regolamentare di Solvency II.

Mentre gli investimenti in iniziative infrastrutturali “mature” rappresentano una asset class tutto sommato sicura, lo stesso non può dirsi degli investimenti in progetti di sviluppo, che sono esposti a rischi di rendimento, di costruzione e di natura politica.

Ogni investitore in infrastrutture deve, quindi, tenere debitamente conto delle varie tipologie di rischio connesse alle diverse categorie di infrastrutture.

Per quanto riguarda gli investimenti in progetti di sviluppo, sono state recentemente promosse iniziative di project finance, dove l’investimento viene finanziato attraverso l’emissione di obbligazioni il cui rendimento è correlato a quello delle infrastrutture. Il profilo di rischio delle obbligazioni collegate a operazioni di project finance ha però costretto molte banche,  promotrici iniziali di questi progetti, ad alleggerire il proprio impegno nel settore, determinando l’immissione sul mercato secondario di ampi volumi di questi titoli, con l’effetto di ridurne sostanzialmente il valore e di aumentarne il rendimento potenziale.

Di conseguenza, segnala Milliman, la combinazione tra le caratteristiche proprie dei classici investimenti infrastrutturali (appunto, rendimenti stabili sul lungo periodo) e gli elevati spread su alcune emissioni a lungo termine di project finance, stanno rendendo questi strumenti un valido mezzo di diversificazione degli attivi per le imprese di assicurazione.

Tuttavia, la bozza di regolamentazione prevista  da Solvency II non riconosce la tipicità degli investimenti infrastrutturali nel calcolo del Solvency Capital Requirement (SCR) e ciò può costituire una barriera significativa a questo tipo di  investimenti da parte degli assicuratori europei.

L’uso di un modello interno per il calcolo dei requisiti di solvibilità può consentire alle imprese di adottare un trattamento più granulare rispetto a quello consentito dalla Formula Standard. Pertanto, le imprese che intendono effettuare volumi elevati di infrastructure investment potrebbero valutare l’opportunità di adottare un modello interno, al fine di riflettere in misura più accurata i rischi inerenti a tale categoria di attivi.