HONG KONG: I DATI ASSICURATIVI DEL 2012
Annual Report 2012/2013 - Maggio 2013
THE HONG KONG FEDERATION OF INSURERS
http://www.hkfi.org.hk/
La Federazione delle compagnie assicuratrici di Hong Kong (HKFI) ha reso noti alcuni dati sull’andamento del settore nella Regione (*) nel 2012.
Le imprese del mercato hanno raccolto premi per complessivi 255,2 miliardi di dollari di Hong Kong, +13% rispetto al 2011.
La raccolta lorda nei rami danni è risultata pari a 39,3 miliardi di dollari (3,7 miliardi di euro), +13,2% rispetto al 2011.
La redditività complessiva del business si è attestata a 2,2 miliardi di dollari (208 milioni di euro), in calo rispetto ai 3 miliardi dell’esercizio precedente; la gestione tecnica ha fatto registrare un utile di 1,6 miliardi di dollari (151 milioni di euro). Si tratta di un saldo inferiore rispetto al 2011, provocato dalla performance dei rami perdite pecuniarie (l’utile tecnico è sceso da 744 milioni nel 2011 a 408 milioni nel 2012) e r.c. generale (da un saldo positivo di 96 milioni nel 2011 a una perdita di 132 milioni), che ha più che compensato i risultati positivi realizzati dai rami auto, infortuni e malattia.
La raccolta premi vita si è attestata a 215,9 miliardi di dollari (20 miliardi di euro), +13% rispetto al 2011. Si sono rivelate “trainanti” le coperture tradizionali (+16,1%) e le polizze unit-linked (+2,8%). La nuova produzione vita è risultata pari a 77,8 miliardi di dollari (7,3 miliardi di euro), il 10,4% in più rispetto all’esercizio precedente.
A fine aprile 2013 erano 128 le compagnie aderenti alla Federazione, di cui 86 danni e 42 vita, rappresentative di oltre il 90% della raccolta lorda complessiva.
Secondo i più aggiornati ranking Swiss Re – Sigma, riferiti all’esercizio 2012, Hong Kong è il 6° mercato assicurativo asiatico per raccolta premi e il 21° su scala mondiale.
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(*) Pur essendo soggetta alla sovranità cinese, Hong Kong gode dello status di Regione ad amministrazione speciale, che le riconosce una forte autonomia legislativa, un ordinamento politico separato, una moneta propria e - fin dagli anni ’80 - un’economia di mercato.