Panorama Assicurativo Ania

☪️ Takaful, Mutualità, Risk management

L’EFFICIENZA DELL’ASSICURAZIONE ISLAMICA (TAKAFUL) E DI QUELLA TRADIZIONALE: TOWERS WATSON

A Comparison of the Efficiency of Islamic and Conventional Insurers

Alok Singh, Zaki Zahran


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Il Takaful, l’assicurazione che rispetta i precetti della religione islamica (Shariah), si sta rapidamente diffondendo in molti paesi del Sud-Est asiatico, del Medio Oriente e dell’Africa e si prevede che la raccolta premi raddoppi entro il 2015.

Il Takaful (termine che, tradotto letteralmente, sta per “garanzia congiunta”), è una forma di assicurazione mutualistica, in cui prevale il pooling e la condivisione del rischio e in cui l’operatore assicurativo agisce come un risk manager, piuttosto che come assuntore di rischio in un’impresa tradizionale. Il partecipante al Takaful opera sia come assicuratore sia come assicurato, versando una quota (Tabarru) che servirà a liquidare i sinistri. Se la somma delle quote versate risulta superiore all’importo dei sinistri, la differenza verrà redistribuita proporzionalmente ai partecipanti; in alternativa verrà richiesto di ricapitalizzare il fondo Takaful.

La complessità dei requisiti da rispettare per la compliance con la Shariah, nonché la mancanza di flessibilità finanziaria e di diversificazione del rischio  sembrerebbero indizi di una minore efficienza di questa forma di assicurazione rispetto a quella tradizionale. Per quanto riguarda le gestione finanziaria, infatti, è vietato alla Takaful di investire in attività che producono interesse, rimanendo così precluse forme di investimento come i bonds.

Il report di Towers Watson, che abbraccia otto Paesi (Bahrain, Egitto, Giordania, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, Tunisia, Emirati Arabi Uniti), intende verificare proprio l’ipotesi di minore efficienza dell’assicurazione islamica.
I dati raccolti dimostrano che non esiste, in generale, una differenza di efficienza tra assicurazione islamica e assicurazione tradizionale. Non si rileva, in particolare, alcuna differenza in termini di efficienza nell’attività assicurativa, mentre le differenze che assumono rilevanza sono relative all’attività finanziaria, soprattutto a causa delle restrizioni agli investimenti stabiliti dalla Shariah.