Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 R.C. Medica

ASSICURAZIONE R.C. MEDICA: L’IMPATTO DEI TETTI ALL’IMPORTO DEI RISARCIMENTI. STATI UNITI E ITALIA A CONFRONTO

Courts, caps and medical malpractice insurance

Paola Bertoli, Veronica Grembi


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Quello dell’assicurazione della responsabilità civile medica è, notoriamente, un mercato difficile. Negli Stati Uniti, fin dagli anni novanta - a causa dei risultati economici negativi -,  sono stati numerosi i casi di abbandono del mercato o di scelta, da parte  delle compagnie,  di limitare l’operatività a particolari tipologie di copertura o a determinate aree geografiche.

Nel mercato statunitense, al fine di superare tali problemi (derivanti soprattutto dalle dinamiche imprevedibili dei sinistri), sono state introdotte riforme che prevedono - tra l’altro - un limite massimo per i risarcimenti, variabile da Stato a Stato. Secondo alcuni studi, il principale effetto di questi limiti è stato la riduzione dell’importo complessivo dei sinistri, mentre l’effetto sui premi assicurativi è risultato più ambiguo.

Lo studio qui presentato analizza la situazione italiana dell’assicurazione di r.c. medica,  allo scopo di valutare l’impatto della presenza di tetti agli importi risarcibili. Nel nostro Paese sono stati adottati sistemi differenti, rispetto agli Stati Uniti, per la quantificazione del danno non patrimoniale da medical malpractice. I limiti dell’importo risarcibile, infatti, non sono assoluti come quelli in essere oltreoceano, ma dipendono dalla tipologia del danno e - in qualche caso - dalle caratteristiche personali delle vittime, come testimoniano le tabelle adottate dai singoli Tribunali.

Lo studio risulta essere innovativo: anzitutto, perché effettua un’analisi empirica degli effetti determinati da limiti differenziati ai risarcimenti. In secondo luogo, perché tiene conto del ruolo svolto dal sistema giudiziario - destinato ad applicare tali limiti -, valutandone l’efficienza tramite un indicatore espressivo del volume di arretrato giacente presso i Tribunali.

In questo modo, gli autori cercano di rilevare l’impatto che la presenza di limiti differenziati al risarcimento determina sul funzionamento del mercato dell’assicurazione di r.c. sanitaria, guardando - in particolare - al numero di imprese presenti e al livello dei premi pagati.

Focalizzando l’attenzione su 856 procedure pubbliche di appalto relative a contratti assicurativi nel periodo 2000-2010 (tutte concernenti la sanità pubblica), lo studio evidenzia che l’introduzione delle tabelle per il risarcimento dei danni non economici ha aumentato il numero di imprese di assicurazione interessate a operare nel settore della medical malpractice, in termini sia assoluti sia relativi.

L’effetto sul livello complessivo dei premi assicurativi risulta, invece, statisticamente meno significativo.

La mancanza di un effetto diretto sul livello dei premi, secondo gli autori, è probabilmente dovuto al tempo necessario perché i prezzi assicurativi si adeguino al livello degli importi liquidati: minore è l’efficienza del sistema giudiziario, più lungo sarà il tempo necessario per l’adeguamento.