Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Assicurazione vita, Previdenza complementare

FRANCIA: I TASSI DI RIVALUTAZIONE DELLE RISERVE MATEMATICHE DEI CONTRATTI VITA INDIVIDUALI E COLLETTIVI

ANALYSES ET SYNTHÈSES n. 14/2013: ‘Enquête sur les taux de revalorisation des contrats individuels d’assurance vie au titre de 2011 et 2012’ ANALYSES ET SYNTHÈSES n. 15/2013: ‘Enquête sur les taux de revalorisation des contrats collectifs en cas de vie et des PERP au titre de 2011 et 2012


ACPR – AUTORITÉ DE CONTRÔLE PRUDENTIEL ET DE RESOLUTION /BANQUE DE FRANCE
http://www.acpr.banque-france.fr/


ACP - Link al comunicato stampa

ACP - Analyses et Synthses n. 14 (juillet 2013)

ACP - Analyses et Synthses n. 15 (juillet 2013)



L’Autorità di vigilanza francese sulle assicurazioni (ACP) ha pubblicato due Report  contenenti gli esiti del monitoraggio sui tassi di rivalutazione dei contratti assicurativi vita “tradizionali” (individuali e collettivi) nel 2012, in un contesto economico caratterizzato da tassi di interesse in flessione(1).  

Con riguardo ai contratti individuali, il tasso di rivalutazione medio (ponderato per le corrispondenti riserve matematiche), al netto delle spese di gestione, ha subito una leggera contrazione tra il 2011 e il 2012, passando dal 3,0% al 2,9%.

Tale contenuto decremento conferma un trend di flessione resosi palese già nel recente passato: i tassi di rivalutazione, infatti, sono scesi dal 4,1% nel 2007 al 3,9% del 2008, al 3,6% nel 2009 e, infine, al 3,4% nel 2010.   

Rispetto al 2011, gli assicuratori hanno potuto contare sia su una ripresa dei corsi di Borsa sia su un contesto meno turbolento sul mercato del debito sovrano. Nel 2012, a poco meno della metà delle riserve matematiche (46%, contro il 58% del 2011) è stato associato un tasso di rivalutazione superiore al 3%; la maggioranza delle riserve (85%) è stata rivalutata a un tasso superiore al 2,5%.            

La dispersione dei tassi di rendimento si è mantenuta stabile da un anno all’altro. Nel 2012,   il tasso medio ponderato riferito al 25% delle riserve matematiche meno remunerate è risultato pari al 2,3%, mentre per il 25% delle riserve meglio remunerate il tasso medio è stato del 3,6% (contro il 2,4% e il 3,7%, rispettivamente, per il 2011).

A differenza di quanto avviene per i contratti individuali, il tasso di rivalutazione medio dei contratti collettivi e dei PERP(2) (al netto delle spese di gestione) è aumentato fra il 2011 e il 2012 (da 3,15% a 3,28%); una parte consistente dei contratti collettivi (corrispondente al 41% delle riserve matematiche) è stata dunque rivalutata, nel 2012, a un tasso superiore a quello del 2011(3). Per contro, il 38% delle riserve ha fatto registrare una flessione del tasso di rivalutazione netto e il 21% delle riserve matematiche è stato rivalutato al medesimo tasso nel 2011 e nel 2012.

In riferimento ai soli contratti vita collettivi (categoria 7), il tasso di rivalutazione medio è stato del 3,4%, mentre per quanto concerne i PERP (categoria 11), il tasso di rivalutazione medio è stato del 2,4%.

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(1) I tassi hanno fatto registrare una continua diminuzione nel corso del 2012, raggiungendo così livelli di “minimo storico”: il tasso a 10 anni dei titoli di Stato francesi è passato – su dati medi mensili - dal 3,2% di dicembre 2011 al 2% del dicembre 2012.

(2) PERP - Plan d’Epargne-Retraite Populaire: si tratta di un piano individuale di risparmio/previdenza integrativa, sottoscrivibile da qualsiasi soggetto. Dà diritto a beneficiare di una rendita complementare, erogabile al momento del pensionamento. Quanto ai versamenti, essi presentano il vantaggio di essere deducibili dal reddito imponibile (entro il limite di un determinato plafond); una volta erogata, invece, la rendita proveniente dal PERP viene sottoposta all’imposta sul reddito.

(3) In effetti, sottolinea il Report, i fondi legati ai contratti collettivi vengono investiti in maniera più diversificata rispetto a quanto invece accade per i contratti individuali, dando origine a performances più “reattive” alle evoluzioni del mercato.