Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Assicurazione vita, Rischio di tasso di interesse

L’IMPATTO DI VARIAZIONI NEI TASSI DI INTERESSE SULLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE VITA NEGLI STATI UNITI

The sensitivity of life insurance firms to interest rate changes

Kyal BERENDS, Robert MCMENAMIN, Thanases PLESTIS, Richard J. ROSEN


FED – FEDERAL RESERVE BANK OF CHICAGO
http://www.chicagofed.org/


Link al Working Paper


Il tema degli impatti di uno scenario prolungato di bassi tassi di interesse sulle imprese di assicurazione non è un tema di rilievo solo per gli assicuratori giapponesi ed europei, ma anche per quelli statunitensi. Gli autori analizzano l’esposizione delle imprese vita al rischio di tasso di interesse correlando, in un periodo che va dal 2002 al 2012, l’andamento dei valori di borsa delle imprese quotate e il livello dei prezzi dei titoli a reddito fisso. Emerge che la correlazione varia secondo i periodi considerati (prima della crisi finanziaria, durante la crisi, dopo la crisi) e in base alla dimensione delle imprese. Risulta, inoltre, che l’attuale fase di bassi tassi di interesse è diversa da quelle verificatesi in precedenza, con importanti implicazioni per la redditività e la solvibilità delle imprese vita statunitensi.


Dopo la fase di “grande recessione” (dal 2007 al 2009), gli Stati Uniti sono entrati in un periodo di bassi tassi di interesse e le aspettative, secondo quanto recentemente dichiarato dalla Federal Reserve, sono che tale fase perduri almeno sino alla metà del 2015.

Nell’articolo, pubblicato sulle “Economic Perspectives” della Federal Reserve Bank di Chicago, il focus è posto sull’impatto che un periodo protratto di bassi tassi può avere sul settore dell’assicurazione vita negli Stati Uniti. Gli assicuratori vita sono fra i più importanti investitori istituzionali, detenendo circa 5.600 miliardi di dollari di attivi finanziari (fine 2012), in cui rientra il 17,8% del totale dei corporate e dei foreign bonds emessi nel Paese.

Gli assicuratori vita sono esposti a variazioni nei tassi di interesse in quanto vendono sul mercato prodotti di lungo termine, il cui valore attuale dipende dal livello dei tassi. Al variare di questi ultimi, varia il valore delle attività e delle passività delle imprese, con le conseguenti implicazioni in termini di rischiosità.

Il rischio connesso a un prolungato periodo di bassi tassi è ritenuto, secondo le più recenti indagini,  particolarmente rilevante dai manager assicurativi e anche le Autorità di vigilanza (ad esempio, EIOPA nel vecchio Continente) hanno avviato iniziative di monitoraggio.

Gli autori analizzano l’esposizione degli assicuratori vita negli Stati Uniti a variazioni nei tassi di interesse in un periodo compreso tra il 2002 e il 2012, periodo che comprende una fase di relativa “tranquillità”, una fase di forti turbolenze e crisi finanziaria, una fase di tassi contenuti. Considerano, in particolare, la correlazione fra il valore dei titoli azionari di imprese vita quotate e i prezzi dei titoli a reddito fisso (Treasury bonds).

Dall’analisi emerge quanto segue:

  • la correlazione fra andamento in Borsa e prezzo dei Treasury bonds varia nell’arco del periodo considerato. Prima della crisi del 2007-2009, la correlazione era poco significativa; dopo la crisi, la correlazione è diventata significativa e negativa;
     
  • la correlazione negativa post-crisi è tanto più significativa quanto più grande è la dimensione dell’impresa vita: pertanto, sono soprattutto le imprese grandi a risentire negativamente di un aumento del prezzo dei bond (dunque, di una diminuzione dei tassi di interesse);
     
  • l’attuale periodo di bassi tassi si differenzia dai precedenti: il livello corrente dei tassi, infatti, fa sì che le opzioni degli assicurati siano in-the-money (ossia i tassi garantiti siano superiori a quelli di mercato), il che rende improbabile un riscatto delle polizze, risultando invece più convenienti per gli assicurati  un prolungamento della durata del contratto. Nel contesto attuale, inoltre, risulta particolarmente difficile per gli assicuratori vita collocare prodotti come le rendite;
     
  • consegue da tutto ciò che in una fase come quella attuale la redditività delle imprese vita dovrebbe essere bassa e l’impatto di eventuali variazioni nel livello dei tassi dovrebbe essere maggiore che in un periodo di tassi elevati.