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🇮🇹 Povertà, Diseguaglianza, Reddito

AUMENTA NEL 2012 LA POVERTÀ RELATIVA E ASSOLUTA IN ITALIA. RAPPORTO DELL’ISTAT

LA POVERTÀ IN ITALIA - Anno 2012


ISTAT-ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
http://www.istat.it


Link al Report


ISTAT ha pubblicato recentemente il rapporto sulla povertà in Italia nel 2012.

Nell’anno passato, il 12,7% delle famiglie (per un totale di 3.230.000) è risultato "povero" in termini relativi(1); il 6,8%, invece, è risultato "povero" in termini assoluti (1.750.000 famiglie). Le persone in condizioni di povertà relativa sono il 15,8% della popolazione, quelle in povertà assoluta l’8%.

Rispetto al 2011, è aumentata l’incidenza sia della povertà relativa (dall’11,1% al 12,7%) sia di quella assoluta (dal 5,2% al 6,8%).

L’incidenza della povertà assoluta e relativa aumenta tra le famiglie con due e più componenti e per tutte le categorie occupazionali (persone in cerca di occupazione, operai, impiegati e dirigenti). L’unico segnale di miglioramento si osserva per le persone anziane sole  - per le quali l’incidenza della povertà relativa passa dal 10,1% all’8,6% -, probabilmente anche perché esse dispongono di un reddito da pensione che, per gli importi più bassi, viene adeguato alla dinamica inflazionistica.

Sul fronte delle differenze territoriali, la provincia di Trento (4,4%), l’Emilia Romagna (5,1%), il Veneto (5,8%) e la Lombardia (6%) presentano i valori più bassi dell’incidenza di povertà relativa.
I livelli più elevati di povertà relativa si osservano, per contro, tra le famiglie residenti in Campania (25,8%), Calabria (27,4%), Puglia (28,2%) e Sicilia (29,6%), dove oltre un quarto dei nuclei familiari risulta in condizioni di povertà.

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(1) La soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, che, nel 2012, è risultata pari a  990,88 euro.
Vengono invece classificate come povere in termini assoluti le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore di un paniere di beni e servizi essenziali. Questa soglia è variabile in funzione della composizione familiare, della sua composizione per età, della collocazione geografica e della dimensione del comune di residenza.