FRANCIA: SITUAZIONE DELLE PRINCIPALI IMPRESE ASSICURATRICI NEL 2012. RAPPORTO DELLA VIGILANZA (ACP)
Analyses et Synthèses: ‘ La situation des principaux organismes d’assurance en 2012’
ACPR – AUTORITÉ DE CONTRÔLE PRUDENTIEL ET DE RESOLUTION /BANQUE DE FRANCE
http://www.acpr.banque-france.fr/
In apertura dello studio(1), realizzato dall’Autorità di vigilanza francese sulle assicurazioni (ACP), viene posto in rilievo che l’attività degli assicuratori nel 2012 è stata caratterizzata da una dinamica positiva della redditività, nonostante un contesto macroeconomico ancora poco favorevole e incerto.
Oltre ai rischi direttamente legati allo svolgimento dell’attività assicurativa, la vigilanza indica come ulteriore criticità il perdurare di un contesto economico caratterizzato da bassi tassi di interesse e dalla difficoltà di offrire rendimenti congrui ai contratti assicurativi vita; tale quadro favorisce la costituzione, presso le compagnie, di portafogli di titoli obbligazionari scarsamente remunerativi ed espone le imprese al rischio di un brusco rialzo dei tassi in futuro. L’Autorità indica quindi come essenziale, per gli operatori vita, il mantenimento di rigorosi criteri di gestione, come pure una particolare attenzione alla definizione dei tassi di rivalutazione dei contratti.
Qui di seguito alcuni dati e le principali tendenze evidenziate nello studio.
La raccolta premi del comparto danni mantiene, nel complesso, uno sviluppo positivo (+3% rispetto al 2011), anche se l’evoluzione dei singoli rami risulta piuttosto variegata. Nel contempo, il peso dei sinistri (+2,8%) presenta un aumento superiore a quello dei premi, il che ha causato un leggero deterioramento del combined ratio (97%, contro 95,7% nel 2011).
Nei rami vita, le prime dodici imprese in graduatoria hanno ben resistito agli effetti della crisi finanziaria e hanno mantenuto, nel 2012, una redditività superiore all’8% dei fondi propri (contro 5,3% nel 2011); parimenti, è stato registrato un rafforzamento della solvibilità.
La raccolta premi, tuttavia, ha avuto uno sviluppo poco brillante (ed è risultata inferiore a quanto erogato dalle imprese a titolo di prestazioni assicurative). Ne è causa l’effetto congiunto di diversi fattori:
- invecchiamento della popolazione;
- volatilità dei mercati finanziari;
- incertezze sulla fiscalità dei prodotti vita;
- “disaffezione” nei confronti dei prodotti vita, ai quali sono stati preferiti prodotti di risparmio a breve termine (ad esempio, il “Livret A”).
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(1) Lo studio di ACP si basa sui bilanci annuali trasmessi da 107 imprese assicuratrici danni e da 12 imprese vita.