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“PRIVATE EQUITY ROUNDUP” DI ERNST & YOUNG: GLI INVESTIMENTI ESTERI IN CINA

China sees continued private equity (PE) activity amid a year of historic change PRIVATE EQUITY ROUNDUP - CHINA (Q4 - 2012)


ERNST & YOUNG
http://www.ey.com


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Secondo  “Private Equity Roundmap” pubblicato da Ernst & Young, in Cina è in corso un cambiamento senza precedenti. Ne sta emergendo una trasformazione economica e sociale di vaste dimensioni, con il rafforzamento della “middle class”, la cui crescente domanda di beni e servizi rappresenta uno dei fattori-chiave per lo sviluppo economico.

E’ tuttavia elevata, nel Paese,  la consapevolezza delle sfide attualmente poste a tale crescita(1): prima fra tutte la decelerazione della domanda estera. Pertanto, sottolinea E&Y, la Cina sta rafforzando il suo impegno per passare da un’economia basata sulle esportazioni a un sistema economico maggiormente fondato sulla domanda interna.

Sul piano regolamentare, il periodo recente è stato accompagnato dall’impegno profuso dalle istituzioni nel modificare la normativa in materia di investimenti esteri,  in modo da garantire semplificazione e trasparenza.

Il comparto assicurativo non ha costituito eccezione: nel 2010, ad esempio, l’Autorità cinese di vigilanza sulle assicurazioni (CIRC) ha autorizzato le imprese ad investire fino al 5% del loro patrimonio in iniziative di private equity (PE) nazionali. Nel luglio 2012, CIRC ha invece raddoppiato il limite di investimento in PE da parte delle imprese assicuratrici (elevandolo al 10% del patrimonio delle imprese stesse). Nell’ottobre dello scorso anno, infine, CIRC ha emanato una nuova regolamentazione, che permette alle imprese di assicurazione nazionali di investire in iniziative di PE estere.

Per quanto riguarda gli investimenti in private equity in Cina, sono tre, secondo E&Y, i fattori-chiave:      

  • gli investitori istituzionali esteri rimangono in una situazione di under-allocation: i mercati emergenti (tra i quali la Cina) rappresentano, ad esempio, solo il 4% degli equity portfolio degli investitori “US-based”;
     
  • solo una piccola parte dell’economia cinese può essere oggetto di investimenti attraverso il mercato, a causa principalmente delle regole di controllo sui capitali esteri;
     
  • i fondi pensione hanno mostrato un sempre maggior interesse verso gli investimenti di private equities nei mercati emergenti.  In Cina, il National Social Security Fund (NSSF) ha  annunciato l’intenzione di elevare  l’allocazione in PE in misura  superiore al 50%.

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(1)  La crescita del PIL nazionale, indica il rapporto E&Y, è diminuita dall’8,5% del 2011 al 7% di fine 2012.