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“GLOBAL ASSESSMENT REPORT” 2013: COLLABORAZIONE FRA PUBBLICO E PRIVATO PER MITIGARE GLI EFFETTI DELLE CATASTROFI

GAR - Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction 2013


UNISDR – THE UNITED NATIONS OFFICE FOR DISASTER RISK REDUCTION
http://www.preventionweb.net/


GAR - Link al Report


 

Lo scorso 15 maggio, le Nazioni Unite hanno presentato la terza edizione del rapporto biennale sulla riduzione dei rischi globali, realizzato con il coordinamento dell’Ufficio ONU per la riduzione dei rischi di disastro (UNISDR – U.N. Office for Disaster Risk Reduction).

A differenza delle prime due edizioni (in cui si è posta maggior enfasi sul ruolo delle politiche pubbliche e delle autorità nazionali/locali per contrastare i rischi catastrofali), la presente edizione pone l’accento sull’interdipendenza fra poteri pubblici e settore privato nelle politiche di prevenzione.

Secondo il rapporto, la più efficace mitigazione dei rischi catastrofali si ottiene puntando alla massima efficienza di ciò che autorità pubbliche e settore privato possono produrre.

Ad esempio, le potenzialità di intervento per il settore privato nella mitigazione delle calamità sono enormi, soprattutto se si considerano le proiezioni sulle future perdite economiche derivanti da eventi distruttivi.

Alcuni elementi che pongono in evidenza tali potenzialità sono i seguenti: 

  • il computo economico complessivo dei danni da calamità è almeno doppio rispetto ai dati ufficiali. In 40 paesi fra quelli meno economicamente avanzati, tali danni ammontano a 305 miliardi di dollari in 30 anni (229 miliardi di euro). Di essi, almeno il 30% sfugge alle statistiche ufficiali;
     
  • l’impatto di eventi distruttivi estremi è fatale all’economia, anche a distanza di tempo. Nel 1995 la città giapponese di Kobe aveva il 6° porto più trafficato al mondo. A 15 anni dal terremoto che la colpì - nonostante massicci investimenti di ricostruzione e rilancio - il porto di Kobe era, nel 2010, il 47° al mondo per volume di traffico;
     
  • la globalizzazione economica crea nuove forme di vulnerabilità. Il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone nel 2011 hanno comportato oneri per 1,2 miliardi di dollari (902 milioni di euro) a Toyota, a causa della perdita di produttività negli impianti nipponici;
     
  • i maggiori danni all’economia a seguito di eventi distruttivi si registrano quando infrastrutture di considerevole rilevanza subiscono impatti tali da determinare interruzioni nell’erogazione di energia elettrica, acqua e telecomunicazioni.

 Il rapporto è strutturato in diverse sezioni: 

  • impatti dei rischi catastrofali sulle attività produttive (capitolo “introduttivo”);
     
  • classificazione dei rischi considerati “globali”;
     
  • opportunità per il settore privato nelle politiche di gestione dei rischi;
     
  • connessioni fra strategie di business e governance dei rischi.