Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Calamità naturali

GARANTIRE L’ACCESSO ALL’ASSICURAZIONE QUANDO LE CALAMITA’ NATURALI DIVENTANO PIÙ FREQUENTI. IL CASO DELLA FLORIDA

Insuring future climate catastrophes

Howard Kunreuther, Erwann Michel-Kerjan, Nicola Ranger


THE WHARTON SCHOOL, UNIVERSITY OF PENNSYLVANIA - Risk Management and Decision Processes Center
http://opim.wharton.upenn.edu/


Link allo studio


L’azione combinata del mutamento climatico e della crescente concentrazione di attività economiche e di beni in aree a rischio di calamità naturale può determinare – per quelle stesse aree - una riduzione dell’offerta assicurativa e/o della sua disponibilità a condizioni accettabili.

Partendo da questa premessa, lo studio della Wharton School valuta la potenziale  dinamica dei premi applicati dagli assicuratori privati e la capacità di questi ultimi di far fronte ai danni agli immobili a seguito di uragani nello Stato della Florida. Gli autori ipotizzano che le politiche di prezzo praticate dalle compagnie assicuratrici dipendano dalle quattro variabili che seguono:

  • le previsioni più aggiornate sui futuri uragani nel 2020 e nel 2040;
  • la congiuntura del mercato assicurativo;
  • la disponibilità di coperture riassicurative per i rischi assunti;
  • l’adozione di misure preventive, atte a ridurre i danni derivanti da calamità.

Dalle analisi condotte risulta che le incertezze sulle previsioni dei futuri uragani sono un fattore molto importante per definire il livello dei premi. Secondo il modello di simulazione elaborato dagli autori, in caso di scenario  dinamico – ossia caratterizzato da elevato numero di eventi distruttivi – i premi per le coperture potrebbero raggiungere complessivamente i 14,2 miliardi di dollari (10,6 miliardi di euro) nel 2040, contro i 12,9 miliardi (9,7 miliardi di euro) del 1990 – anno considerato come base per lo studio.

Nel caso invece in cui la numerosità dei fenomeni sia più contenuta, nel 2040 i premi potrebbero  diminuire fino a 9,4 miliardi di dollari (7 miliardi di euro).

Gli autori osservano che il verificarsi del primo scenario porterebbe a premi talmente elevati da non essere sostenibili per molti potenziali assicurati.

Rendere ampiamente accessibile l’assicurazione, secondo gli autori, è comunque possibile. La soluzione consiste nell’applicazione dei nuovi standard edili per gli immobili, misura che – combinata con un’adeguata capacità riassicurativa - dovrebbe permettere di abbassare il costo delle coperture nel 2040 al di sotto della soglia del 1990, anche qualora aumentasse la frequenza degli eventi distruttivi.