Panorama Assicurativo Ania

🌎 Calamità naturali, Pubblico/privato

ASSOCIAZIONE DI GINEVRA: IL CONTRIBUTO DELL’ASSICURAZIONE ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO CATASTROFALE. 11 CASI DI STUDIO

Insurers’ contributions to disaster reduction—a series of case studies The Geneva Reports Risk and Insurance Research, n. 7, Maggio 2013

Meghan Orie, Walter R. Stahel


THE GENEVA ASSOCIATION
https://www.genevaassociation.org


Link al Report


L’Associazione di Ginevra ha pubblicato recentemente un report,  dedicato al contributo che l’industria assicurativa può offrire alla gestione e alla prevenzione dei danni conseguenti a calamità naturali e a disastri causati dall’uomo.

La pubblicazione illustra le interrelazioni e le forme di cooperazione che esistono tra i diversi soggetti coinvolti nella mitigazione del rischio catastrofale – famiglie, imprese, pubblica amministrazione, sistemi giudiziari, risk managers, tecnici e assicuratori.
Approfondisce, in particolare, il ruolo della partnership tra settore pubblico e industria assicurativa,  nel ridurre l’impatto sul piano umano, sociale ed economico di questo tipo di eventi catastrofali.

Il report esamina, sulla base di alcuni case studies, le modalità di questa collaborazione, individuando le migliori pratiche per ridurre le conseguenze  delle differenti tipologie di disastri.
Le principali conclusioni del report sono le seguenti:

  • la rapida crescita della popolazione nelle aree urbane e l’aumento delle costruzioni e delle infrastrutture in aree "a rischio" ha accresciuto fortemente l’esposizione di alcune regioni ai rischi di calamità naturale;


  • in conseguenza di tale evoluzione, è più che mai necessario incoraggiare la diffusione di meccanismi di efficiente ripartizione del rischio (“risk pooling”) e, al tempo stesso, promuovere misure di riduzione e prevenzione. Sotto questo profilo, il ruolo dell’assicurazione è cruciale;


  • le iniziative assicurative pubbliche possono contribuire a una più efficiente gestione del rischio. Tuttavia, è necessario che la loro attività non interferisca con il funzionamento dei mercati privati e con la corretta quantificazione del rischio attraverso i premi assicurativi. Al riguardo, è presentato il caso del National Flood Insurance Program (NFIP) negli Stati Uniti;


  • settore pubblico e assicurazione privata possono concorrere a diffondere un maggiore consapevolezza del rischio: il primo, concedendo incentivi per l’adozione di misure di prevenzione, la seconda, attraverso un pricing basato sull’effettiva esposizione al rischio.
    Al riguardo, è presentato il caso del programma “Room For The River” in essere in Olanda, illustrando le modalità con cui gli assicuratori contribuiscono alla prevenzione;


  • la collaborazione tra pubblico e privato, per funzionare bene, deve essere strutturata attentamente. Esempi positivi sono il sistema di assicurazione dei terremoti in Giappone, e il Natural Peril Pool in Norvegia, mentre meno efficace è il funzionamento della California Earthquake Authority;


  • la cooperazione tra pubblico e privato può contribuire a creare infrastrutture in grado di resistere alle calamità.
    Tuttavia, una regolamentazione che preveda standard di costruzione più sicuri è costosa e necessita, quindi, di un certo grado di ripartizione dei costi a livello dell’intera comunità;


  • è necessario che le istituzioni pubbliche mettano a disposizione  dei professionisti del rischio -  più di quanto sia già  avvenuto sino ad oggi - i dati disponibili sugli eventi rischiosi, sui modelli previsivi e sulle ricerche accademiche in materia.