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🇪🇺 Stabilità finanziaria

BCE: “FINANCIAL STABILITY REVIEW”, MAGGIO 2013. I RISCHI PER LA STABILITA’ DELL’AREA EURO

Financial Stability Review May 2013


ECB- EUROPEAN CENTRAL BANK
http://www.ecb.int/


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La Banca Centrale Europea ha pubblicato il report semestrale sulla stabilità finanziaria nell’area dell’euro.

Le tensioni nel settore finanziario si sono ridotte considerevolmente rispetto ai picchi del 2012, scendendo al livello più basso di questi ultimi due anni. Tale situazione è il risultato delle politiche adottate dalla BCE e degli aggiustamenti a livello nazionale, che stano contribuendo ad aumentare la robustezza del sistema finanziario continentale.

Tuttavia, rimangono alcuni fattori di vulnerabilità. Le riforme volte, da un lato, a favorire  una maggiore competitività dei sistemi economici dell’area e, dall’altro, un aggiustamento dei bilanci pubblici sono - per molti aspetti - ancora incomplete.

Azione essenziale per ridurre alla radice l’instabilità finanziaria ed economica è il completamento dell’Unione economica e monetaria, ivi compresa  l’unione bancaria, che permetterà di affrontare all’origine una delle ragioni della segmentazione del sistema finanziario europeo (e, di conseguenza, una tra le principali cause dei percorsi economici divergenti seguiti dai paesi membri).

La review individua i quattro principali rischi che possono influenzare la stabilità dell’area:

  •  il rischio di un ulteriore declino della redditività delle banche, legato all’aumento delle sofferenze sui crediti e a una congiuntura economica debole;


  • il ripresentarsi di tensioni sui debiti sovrani, a causa della bassa crescita e della difficoltà di attuazione delle riforme economiche strutturali;


  • il difficile funding delle banche nei paesi in crisi;


  • una diversa valutazione a livello globale del premio per il rischio, che potrebbe seguire all’attuale periodo di flussi finanziari verso impieghi più sicuri e più redditizi.
    Una rottura improvvisa di questo equilibrio, che ha garantito un flusso costante dei fondi verso i debiti sovrani, potrebbe infatti comportare movimenti disordinati degli operatori verso altri impieghi, con perdite per investitori di lungo termine come banche e assicurazioni e, indirettamente, effetti negativi sul ciclo del credito per le imprese non-finanziarie.

Una delle soluzioni per evitare questi rischi, conclude la BCE, è garantire che le banche abbiano sufficienti capital buffer per ammortizzare tali situazioni estreme.
E’ inoltre importante incentivare la nascita di un sistema di erogazione del credito parallelo al sistema bancario, attraverso, ad esempio, un mercato delle cartolarizzazioni finanziarie a livello europeo, al quale la BCE e altre istituzioni continentali stanno da tempo lavorando.