Panorama Assicurativo Ania

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IL RUOLO DEGLI ASSICURATORI COME INVESTITORI DI LUNGO TERMINE: REPORT INSURANCE EUROPE/OLIVER WYMAN

Funding the future. Insurers’ role as institutional investors


INSURANCE EUROPE
http://www.insuranceeurope.eu

OLIVER WYMAN
http://www.oliverwyman.com


OLIVER WYMAN - Pagina di presentazione

INSURANCE EUROPE - Link al documento(.pdf)


Insurance Europe, in collaborazione con la società di consulenza Oliver Wyman, ha pubblicato un report dedicato al ruolo delle imprese di assicurazione come investitori di lungo termine nell’economia europea.

 Gli assicuratori sono i più importanti investitori istituzionali del vecchio Continente: al 31 dicembre 2012 gestivano asset per 8.500 miliardi di euro, il 64% dei quali investito in titoli di stato e obbligazioni corporate e il 15% in azioni.
La gestione finanziaria delle compagnie ha generalmente effetti stabilizzanti e anticiclici sui mercati e sull’economia, effetti derivanti, sostanzialmente, dall’approccio di lungo periodo tipicamente assunto dagli assicuratori.

 Al contrario le aziende bancarie, pur garantendo all’economia europea credito per 46.000 miliardi euro, non si possono considerare investitori istituzionali di lungo termine.  Inoltre, le nuove regole di vigilanza prudenziale sull’attività bancaria (Basilea III) sono destinate a ridurre i flussi di credito all’economia nel periodo 2012-2016 per una cifra stimata tra i 4.000 e i 5.000 miliardi di euro.

 L’apporto del settore assicurativo è, per questi motivi, destinato a diventare sempre più  rilevante.
 E’ però indispensabile, segnalano gli autori, che il contesto normativo, regolamentare e fiscale non costituisca un ostacolo allo svolgimento di  tale ruolo.

 Per quanto riguarda l’assetto regolamentare, infatti, ci sono preoccupazioni relative alle regole di Solvency II, che potrebbero aumentare in maniera ingiustificata i requisiti di capitale richiesti alle compagnie qualora esse effettuino investimenti di lungo termine.

Vi sono inoltre criticità derivanti dalle politiche fiscali: in molti paesi europei, in effetti, gli incentivi  fiscali al risparmio e all’investimento di lungo termine stanno diminuendo o, addirittura, scomparendo.

Sussistono, infine, problemi connessi alla regolamentazione (EMIR) in materia di utilizzo di strumenti finanziari derivati, nella misura in cui essa va a influenzare l’efficiente gestione della liquidità delle compagnie.

Bisogna evitare il rischio, concludono gli autori, che l’agenda politica vada verso un’eccessiva e irragionevole limitazione dell’attività assicurativa e dei suoi investimenti, con il pericolo di causare effetti negativi non solo per le compagnie stesse ma anche per le prospettive di sviluppo dell’economia del Continente.