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Giustizia

L’EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA NEI PAESI OCSE: E’ IN ITALIA CHE I PROCESSI DURANO DI PIU’

Judicial performance and its determinants: a cross-country perspective (OECD Economic Policy Papers, n. 5, giugno 2013) What makes civil justice effective? (OECD Economics Department Policy Notes, n. 18, giugno 2013)


OECD-ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
http://www.oecd.org


OECD - Judicial performance and its determinants: a cross-country perspective

OECD - What makes civil justice effective?

Press Release Better civil justice systems can boost investment, competition, innovation and growth, OECD says


L’OCSE ha recentemente pubblicato un report dedicato ai  sistemi giudiziari di 31 paesi aderenti all’organizzazione (più Russia e Sud Africa).

L’analisi considera i principali indicatori che esprimono il buon funzionamento e l’efficienza dei sistemi giudiziari.

Dal punto di vista della durata dei diversi gradi di processo, il documento segnala che l’Italia sconta i tempi più lunghi sia in primo grado (circa 600 giorni) sia in appello (1.113 giorni) sia, infine, nell’ultimo grado (Cassazione: 1.188 giorni).

La durata complessiva dei processi fino all’ultimo grado del giudizio è, nel nostro Paese, il più elevato in assoluto, raggiungendo in media, per i processi che arrivano in Cassazione, gli 8 anni.

Esiste, inoltre, un’elevata variabilità della durata dei processi tra paese e paese, in parte determinata dalla tipologia del sistema giuridico: quelli del nord Europa o di matrice tedesca hanno una durata media inferiore. Sono seguiti dai paesi a common law (Gran Bretagna, Australia) e, infine, dai paesi con sistema giuridico alla francese (compresa l’Italia).

Dal punto di vista dei costi dei processi, i più elevati si riscontrano in Giappone, Repubblica Slovacca e Italia; meno elevati in Nuova Zelanda, Norvegia e Corea.

Per quanto riguarda invece le risorse pubbliche per la gestione della giustizia, il rapporto tra spese per la giustizia e PIL è massimo in Israele, Slovenia e Polonia (con valori tra 0,8% e 0,4% del PIL), intermedio in Italia (0,2%) e minimo in Giappone, Norvegia e Australia (inferiori allo 0,1%).

Secondo l’OCSE, un miglioramento dei sistemi giudiziari è condizione necessaria per stimolare la competitività e l’apertura dei sistemi economici e sociali; in particolare, si tratta di un aspetto essenziale per i paesi che soffrono maggiormente delle inefficienze e dei ritardi della giustizia.